Ho avuto il piacere di intervistare Pongo, writer milanese e membro della storica crew dei CKC, una delle più note a livello nazionale e non solo.
Durante questa chiacchierata abbiamo affrontato molte tematiche diverse partendo proprio dalla storia dei CKC per passare successivamente ad argomenti quali: lo sviluppo degli stili milanesi, le nuove generazioni di writers, le relazioni con New York, l'utilizzo dei social networks e molto altro.
Vi ricordo, inoltre, che sono gli ultimi giorni per partecipare al contest dei CKC riguardante lo sviluppo di lavori in wildstyle e di illustrazione.
La seconda parte dell'intervista uscirà Lunedì prossimo.
Buona lettura!
PONGO LEONCAVALLO MILANO 2012 |
Giada: Tutti quelli che masticano un po’ di Writing conoscono la storica crew dei CKC di Milano, che si è formata nel 1991 e che vede al suo interno alcuni dei writers più interessanti del panorama nazionale. Qual era l’aspetto fondamentale dei CKC che ancora non è stato raccontato e cosa li distingueva dagli altri?
Pongo: I CKC sono nati dall'amicizia e dalla
condivisione degli stessi interessi in un periodo dove di Writing se ne sapeva
poco, dove tutto si andava a scoprire. L'aspetto fondamentale e' sempre
comunque stato il Wildstyle Lettering: questo ci ha sempre distinto dagli
altri.
G: Hai cominciato da giovanissimo a fare graffiti, anche se
diversamente da molti altri writers hai avuto una formazione artistica. Il
liceo artistico e la famiglia che comunque si occupava di arte ha influenzato
la nascita dell’amore per il Writing e lo sviluppo del tuo stile?
P: Ho scoperto dell'esistenza dei graffiti nel 1986 a New
York dove il Bronx era davvero un altro mondo rispetto ad oggi. Sono ritornato di nuovo
nella grande mela nel 1989, in quel periodo le metropolitane erano tutte
dipinte e si respirava aria di graffiti ovunque. Il coinvolgimento così era
totale.
A fine
anno sono tornato a casa con una copia di Subway
art, grazie al quale tutto ha avuto inizio. A quei tempi non si era ancora
sviluppata la cultura Hip Hop in Italia. C'erano le basi di quello che poi
sarebbe diventato: molti pionieri italiani inizialmente erano skaters, come me, e tutti quanti hanno iniziato con le
prime tags. Successivamente con il tempo ci siamo staccati da quella cultura
rientrando a pieno in quello che ora e' un fenomeno di massa.
Diciamo, inoltre, che vivere in un contesto creativo ha stimolato maggiormente la mia voglia di realizzare, creare ed inventare. Fare graffiti, sperimentare tecniche nuove e situazioni innovative ha segnato sicuramente il mio percorso artistico, senza tralasciare gli insegnamenti accademici che hanno avuto comunque un ruolo fondamentale nella mia personale formazione.
Diciamo, inoltre, che vivere in un contesto creativo ha stimolato maggiormente la mia voglia di realizzare, creare ed inventare. Fare graffiti, sperimentare tecniche nuove e situazioni innovative ha segnato sicuramente il mio percorso artistico, senza tralasciare gli insegnamenti accademici che hanno avuto comunque un ruolo fondamentale nella mia personale formazione.
PONGO 1995 LICEO ARTISTICO PRINETTI MILANO |
G: Negli anni novanta Milano era una fucina di crew e
writers che poi hanno fatto la storia del movimento italiano, tra cui
ricordiamo qui i TDK, i TGF, i PWD (alcuni dei quali poi hanno formato i CKC),
i 16K.
Qual
era il clima culturale di quegli anni, il rapporto tra le crew e cosa
effettivamente significava dipingere a Milano?
P: In quegli anni ci si conosceva tutti, eravamo davvero in
pochi. Gli anni Novanta erano un periodo positivo per Milano, non solo per
quanto riguarda l'aspetto del Writing.
Di
conseguenza eravamo stimolati a dare il meglio, a scoprire nuovi stili, a
confrontarci con le altre crew, il tutto senza l'ausilio di internet.
BREAD E PONGO |
G: Quando si pensa ai CKC si pensa soprattutto ai vostri
treni. Come vi siete imposti a livello cittadino? Vuoi raccontare una delle
azioni o qualche aneddoto?
P: Tutto e' nato per caso, naturalmente dalla voglia di
dipingere. Ogni sera si usciva e si andava a dipingere, senza saltarne mai una.
E’ in questo modo che ci siamo imposti, producendo tantissimo con un nostro
stile personale in una città dove tutto si andava a scoprire.
Personalmente
le mie azioni erano molto brevi ed intense, non davo spazio ad errori. Sono
capitati anche incontri con gli agenti ATM, ma noi siamo stati sempre più
veloci!
Un
aneddoto? Ero con TKid in macchina appena arrivato da New York e per errore
abbiamo imboccato il Palmanova in contromano, ho visto quel bestione diventare
piccolissimo...ancora oggi si ricorda di Milano!
PONGO SHOT |
G: Milano è sempre stata collegata a New York e allo stile
new yorkese, andando a sviluppare degli stili come il Wild Style e il Computer
Rock. Tu in realtà hai avuto la fortuna di conoscere molti dei grandi maestri
come Phase2, Vulcan, la Tats Cru. Cosa ti hanno effettivamente insegnato? Quali
sono stati i rapporti con loro?
P: La cosa più grande che mi hanno insegnato e' l'umiltà.
Con Phase2
ci vedevamo spesso perche ha passato un periodo qui in Italia. Lui ha sempre
apprezzato i nostri stili tanto da pubblicare su IGT un pezzo di Sky4, inoltre mi ricordo che era molto appassionato dello stile di Drop. E'
stato uno scambio culturale molto intenso, non essendo ancora l'era di internet
è stato molto importante trovarci a scambiare idee direttamente con uno dei
maggiori pionieri del Writing, cosa che non era comune a quei tempi.
Con TKid
abbiamo fatto un po’ di cose qui in Italia nel 2000 se non ricordo male, anche lui ha apprezzato molto i nostri stili
facendo entrare me, Rae e Phato nei TNB.
RAE E PONGO |
Con
Vulcan e Spon altrettanto; abbiamo passato bei momenti nelle yard delle nord e mi
ricordo che Spon si era preso particolarmente bene con noi.
Anche
con i Tat c'e un grande rapporto di amicizia e spesso quando sono a NYC ci si
vede e si dipinge assieme.
Tutti
hanno sempre apprezzato i nostri stili, identificandoli chiaramente come un’
impronta di quello newyorkese e come un’ evoluzione dello stesso.
PONGO+PHATO PARCO MARTESANA MILANO 1997 |
G: Oltre ad essere una crew siete praticamente anche un
archivio storico. La vostra pagina Facebook è un raccoglitore di foto e di
documenti originali incredibili, che io seguo assiduamente.
Qual è
l’importanza della storia del Writing secondo voi e il rendere tangibile la sua
effettiva evoluzione? Come vi rapportate ai social networks?
P: E’ molto importante non dimenticare chi ha aperto la
strada a tutti noi.
L'evoluzione
e' essenziale per qualsiasi forma di espressione artistica, ma spesso va a
sfociare in altre cose. Io ritengo che comunque debba essere sviluppata
all'interno di certi canoni, perché certe regole non possono essere cambiate.
I social networks
a mio avviso sono ormai un aspetto interessante per comunicare con il mondo,
per questo motivo si e' deciso di aprire una pagina CKC e diffondere il nostro
materiale inedito e le novità. Sono favorevole
ad un uso intelligente dei media.
GEKO PONGO |
G: Hai visto New York nel momento di massimo splendore, soprattutto
negli anni Ottanta e Novanta, ma sei ritornato anche recentemente per continuare
la tua collaborazione con la Tats cru. Vuoi raccontare com’era dipingere lì e
gli ultimi pezzi realizzati con i Tats?
P: New York nel 1986 e nel 1989 era una cosa assurda, innanzitutto
non era sicura come oggi (mi ricordo, ad esempio, una sparatoria a Time Square).
Il Bronx
era fatiscente, tutto in disuso e tutto spaccato da graffiti e tags, si
trattava di una zona dominata dalle bande di motociclisti. Ho anche avuto l'occasione
di conoscere una banda "i Cingolins" e di visitare la loro sede. La
situazione era tesa.
Oggi
le cose sono diverse, il Bronx è più che altro residenziale per la maggior
parte. Da Giuliani in poi, infatti, la città è diventata sicurissima e le metro
pulitissime.
Ultimamente
ho dipinto in un paio di occasioni con i Tat nel loro quartier generale nel Bronx
e devo dire che e' stata un esperienza davvero interessante (Pongo e Tats cru). Dipingere con loro e sempre un piacere ed un
onore per me!
PONGO CKC BIO TATS BRONX 2010 |
Intervista di Giada Pellicari
Info:
La seconda parte dell'intervista uscirà Lunedì prossimo.
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