Mi ritrovo in questa sera di Settembre a salutarti con questa lettera, caro Sirio.
Lettera che non vuole essere nè sdolcinata nè melensa, per non scadere in frasi banali o retoriche, perchè non avrebbe senso.
Vorrei semplicemente ricordarti per quello che sei stato per me, un grande artista e un importante punto di riferimento per quella che poi è diventata la mia vita. Una delle prime persone che ha creduto in me e che mi ha dato spazio per le mie prime mostre.
E' grande il vuoto che hai lasciato in questa città, un luogo che hai saputo animare con la tua grande passione per il cinema e l'arte, la tua grande professionalità e la tua conoscenza. E' grande il vuoto che hai lasciato in me.
Sei stato uno degli artisti fondamentali delle neoavanguardie, conoscevi e hai collaborato con tutti, da Vedova, al gruppo N, al gruppo 63. Hai scritto anche dei libri seminali per la videoarte e il cinema sperimentale. Ma tu non ti pavoneggiavi, eri discreto. Per te era tutto normale, perchè eri semplicemente un artista straordinario e questa era la tua quotidianità.
Sei stato importante per tutti noi, tutti quelli che a Padova si sono avvicinati all'arte contemporanea ti hanno conosciuto, perchè tu c'eri sempre, sia da promotore che da visitatore.
E si facevano ogni volta dibattiti e discorsi, persino a mostra finita o a proiezione terminata, delle vere e proprie lezioni di storia dell'arte, passionali e sincere. Sempre a cerchio e tu nel mezzo, con i tuoi dvd in mano. Eri anche molto spiritoso, sorridente e gentile. Accoglievi le persone nel tuo mondo di cultura, spiegando e dialogando, pure quelli giovani e inesperti, come me. Anche quando parlavi in radio riuscivi a trattenere l'attenzione e a comunicare l'arte, che non è cosa semplice.
Eri un vero ricercatore dell'ironia. Aggiornato, pronto a sperimentare, sia nei disegni incredibili che facevi, che nelle tecniche cinematografiche. Abile scrittore e uomo di cultura, oltre che dalla parte del giusto.
Si vedeva che avevi l'arte dentro. E io continuerò a ricordarti grazie a lei e a quello che mi hai trasmesso.
Adesso ho solo voglia di guardare i tuoi film
Ciao Sirio
Sirio Luginbuhl, Amarsi a Marghera, 1970 |
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