Inaugura Sabato 12 aprile
al Museo Civico Medievale di Bologna Sinopie
di un writer, la mostra personale di Dado, writer bolognese noto a livello
nazionale e internazionale, curata da Fulvio Chimento..
Dado è uno dei writer
storici italiani della scuola bolognese, uno dei fondatori della SPA crew, che
durante questi vent'anni di carriera ha creato anche dei forti gemellaggi con
altre crew come gli EAD di Padova e gli FX di New York. Recentemente è stato
uno dei protagonisti di alcuni progetti importanti che hanno portato il Writing
al livello di muralismo urbano come nel caso di Frontier a Bologna, dove è stato
anche parte integrante
dell' organizzazione e uno dei relatori al convegno, e
l'altro a Parigi per il piano italiano de La Tour 13 ( di cui noi ci siamo
occupati qui).
Oltre che essere writer e
artista, Dado si è da sempre occupato anche dell'aspetto teorico del Writing,
affrontandolo sia in pubblicazioni che attraverso conferenze in università, una
delle quali anche all'Università IUAV di Venezia all'interno di un progetto curato da
me chiamato On Writing.
Talking about Graffiti and Aerosol Art, andandolo a definire come vera e
propria disciplina caratterizzata da alcune specifiche relative al soggetto, al
luogo di azione e alla tecnica.
In questo caso la mostra
personale riguarderà più che altro la metodologia preparatoria che Dado
utilizza per poi realizzare i lavori su muro, dandone una visione analitica e
filologica relativa al percorso dei suoi vent'anni di carriera. Saranno
esposti infatti i bozzetti ma soprattutto tutti i blackbook, dove si darà
grande visibilità al percorso stilistico del writer, il quale è sempre stato
caratterizzato da una calligrafia similare a quella femminile e da una
tipologia di aggraziatura definita da una linea curvilinea.
"Sinopie" è il
titolo della mostra, un termine che riprende chiaramente le metodologie per
creare gli affreschi su muro, ovvero la parte preparatoria del progetto
definitivo. In realtà su tutti questi aspetti Dado aveva già lavorato e
riflettuto nel corso degli anni come ad esempio quando ha riportato tutti i
loop e le lettere del suo nome in maniera scomposta, oppure quando lavora
prevalentemente in monocromo, o nella bellissima serie dei fantasmi, dove ha ragionato sul rapporto traccia-materia.
Giada Pellicari
Info:
Dal 12 aprile all'11 maggio 2014
Musée de L'OHM c/o Museo Civico Mediale
Via Manzoni 4, Bologna
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