L'articolo di oggi è quello che si può definire un inside job: Abarth intervista Alessandra Ioalè, collaboratrice di questo sito e curatrice della mostra di Etnik presso SQUARE23 (Torino), che verrà inaugurata giovedì 8 maggio alle ore 18.
Qual è il significato del titolo della
mostra?
Il titolo fa riferimento a un codice, il codice di un
colore, il 5005, che corrisponde a una determinata tonalità di blu.
Quale significato ha nell'immaginario
artistico di Etnik?
Questo colore simboleggia per l'artista il buio, il
lato buio della città, quella in cui ogni abitante si sente schiacciato,
intrappolato, incasellato, in cui perde la sua identità in favore di
un'omologazione imperante. L’uomo per questo si sente spaesato ed è in continuo
equilibrio precario con se stesso e la città in cui vive. La serie di opere che
verranno esposte sono caratterizzate appunto dall’uso costante del blu e delle
sue tonalità scure.
Il filo conduttore di questa mostra è
quindi il senso di perdita di individualità a favore di una collettività che ci
vuole sempre più parte del gruppo e meno individui. Qual è il compito di un
creativo in questo sistema che divora l'essere umano inteso come elemento?
Il compito del creativo è manifestare questo disagio
attraverso il suo punto di vista, raccontarlo, trasmetterlo: il punto di vista
di Etnik è pessimista; non vi è soluzione nelle sue opere, per cui in esse è
ritratta una situazione dove egli stesso non vede termine a questa condizione.
Il tuo compito di curatore è quello di accompagnare
il visitatore in un viaggio che Etnik ci invita a compiere all'interno dei suoi
pensieri: quali sono state le priorità consigliate dall'artista?
In quest’ ultima serie di opere lui introduce la
figura umana, elemento che in precedenza era assente. È sintomo di un passaggio
che sta compiendo nella sua ricerca; nella riflessione sulla città, da
concentrarsi soltanto sugli incastri urbani (i famosi agglomerati urbani),
adesso comincia a comprendere anche il rapporto che l'uomo ha con questo incastro
urbano, così come la natura, che s'insinua in questi stessi incastri, in
continua lotta contro la devastante cementificazione urbana. Questa serie
mostra non soltanto un passaggio ma anche un passo in avanti nello sviluppo
della ricerca artistica di Etnik dal punto di vista tematico e compositivo.
Etnik è sempre stato un pioniere nella ricerca stilistica e questa sua continua curiosità artistica è uno degli ingredienti che lo rendono veramente un artista unico e completo.
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