venerdì 8 maggio 2009

Cena Futurista @ Gambrinus San Polo di Piave

Nel centenario del futurismo non poteva mancare un appuntamento che ne rivisitasse le ardite sperimentazioni culinarie: una grande serata in collaborazione con La Cremeria, storico collettivo di creativi ed artisti che si dividono fra Veneto e Lombardia. Si reinterpreta in chiave odierna il manifesto della cucina futurista, dando agli ospiti la possibilità di cenare in un Gambrinus come non si è mai visto e non si rivedrà mai più, cenando e diventando attori partecipi in una grande installazione futurista. A soli € 45,00 con prenotazione.

Personalmente ritengo che l'idea di congiungere street art, arte in generale e cucina sia qualcosa di assolutamente geniale e mai provato prima. Sicuramente sarà un'esperienza da vivere, non ci sono altri modi per descrivere un evento del genere! Chi ci sarà mi darà ragione! Io sicuramente ci sarò!

Il Futurismo è stata una corrente artistica italiana del XX secolo. Nello stesso periodo, movimenti artistici influenzati dal futurismo si svilupparono in altri Paesi.

I futuristi esplorarono ogni tecnica espressiva, dalla pittura alla scultura, in letteratura riguardo alla poesia e al teatro, ma non trascurarono neppure la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il nascente cinema e persino la gastronomia.

Anche se si possono osservare segnali di una imminente rivoluzione artistica nei primissimi anni del secolo - tra cui nel 1907 il saggio Entwurf einer neuen Ästhetik der Tonkunst (Abbozzo di una nuova estetica della musica) del compositore italiano Ferruccio Busoni- la nascita ufficiale del movimento, e la stessa nascita della parola "futurismo", fu opera del poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti che ne codificò la filosofia redigendo il Manifesto del futurismo (1909), pubblicato inizialmente a Milano e successivamente sul quotidiano francese Le Figaro il 20 febbraio, grazie all'intercessione della figlia dell'editore, oggetto del desiderio amoroso di Marinetti.

Il futurismo si colloca sull'onda della rivoluzione tecnologica dei primi anni del '900 (la Belle époque), esaltandone la fiducia illimitata nel progresso e decretando violentemente la fine delle vecchie ideologie (il passatismo). Per esempio, Marinetti esalta il dinamismo, la velocità, l'industria e anche la guerra intesa come "igiene del mondo", identificando nel Parsifal wagneriano (che proprio in quegli anni cominciava ad essere rappresentato nei teatri d'Europa) il simbolo artistico del passatismo, dell'arte decadente e pedante.

Il futurismo nasce in un periodo (inizio '900) di grande fase evolutiva dove tutto il mondo dell'arte e della cultura era stimolato da moltissimi fattori determinanti: le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i grandi cambiamenti politici, e le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione come il telegrafo senza fili, la radio e gli aeroplani; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione delle distanze e del tempo, "avvicinando" fra loro i continenti. Il XX secolo era quindi invaso da un nuovo vento, che portava all'interno dell'essere umano una nuova realtà: la velocità. Le catene di montaggio abbattevano i tempi di produzione, le automobili aumentavano ogni giorno, le strade iniziarono a riempirsi di luce artificiale, si avvertiva questa nuova sensazione di futuro e velocità sia nel tempo impiegato per produrre o arrivare ad una destinazione, sia nei nuovi spazi che potevano essere percorsi, sia nelle nuove possibilità di comunicazione.

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