lunedì 31 gennaio 2011

Saluti da L'Aquila

Dal 6 aprile 2009 la vita degli abitanti della provincia dell'Aquila e delle zone limitrofe è inesorabilmente cambiata. Dalle ore 3:32 di quel lunedì notte la gente guarda le cose e le persone con uno sguardo inevitabilmente diverso.

L'Aquila trema, lo fa dal dicembre del 2008 a quella maledetta notte, quando palazzi e case vengono giù come castelli di carte distrutti dalla mano di un bambino dispettoso. La gente urla, piange, sanguina, muore. Trecentootto per la precisione, e più di milleseicento feriti di cui duecento gravi.

I danni alle strutture si riparano, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi convince i suoi amici a venire a vedere quanto è stato bravo a rimettere tutto in piedi. Tutte balle.

25.000 cartoline spedite da L'Aquila con le immagini della situazione attuale della città e dei paesi circostanti che arriveranno ai responsabili delle istituzioni politiche italiane e a quelle di tutto il mondo, in particolare quelle che erano presenti al famoso G8 del 2009, ma anche ai più importanti uomini di cultura, dello spettacolo e dei media internazionali. Una progetto che partirà il 28 gennaio 2011 a Bologna nella mostra "Non tutto è in vendita" (via Farini 33, Bologna – promosso dalla Galleria OltreDimore per il Circuito Off/Arte Fiera), dove il pubblico troverà le cartoline, che verranno distribuite anche all'ingresso di Arte Fiera, e che potrà compilare con un indirizzo a suo piacimento e consegnare perché vengano spedite.

25.000 cartoline del formato 15x24 cm, foto dell'attuale stato della città, tutte firmate da Giuseppe Stampone. 25.000 opere in viaggio, immagini singole che formano un puzzle di immagini, che l'artista abruzzese, la cui famiglia vive a circa trenta chilometri dall'epicentro del sisma, vuole donare al mondo.

"Saluti da L'Aquila" è un'opera neodimensionale, che è nata e agisce nella complessa articolazione di piani esistenziali e comunicativi in cui viviamo. Un progetto crossmediale - www.salutidalaquila.it - curato dall'architetto Paolo Valente (savb.eu | open zone), dove oltre vedere le immagini sfogliando le cartoline di un paese ferito, ingannato e dimenticato, potrete seguire anche il viaggio delle stesse dalla partenza al loro arrivo. Le cartoline sono infatti dotate di un chip che ne permette la tracciabilità. Potrete così anche aggiungere commenti creando una sorta di diario di viaggio della cartolina.

Giuseppe Stampone è un artista che da anni ormai lavora utilizzando tutte le sinergie possibili tra il piano della realtà/reale e quello della realtà/digitale, creando un piano neodimensionale in cui l'opera espande le proprie capacità relazionali infiltrandosi in modo capillare nel nostro quotidiano. "Saluti da L'Aquila" è un'opera dal forte carattere etico, un impegno che Stampone ha già mostrato come fondamentale nel proprio lavoro realizzando progetti dalla chiara connotazione sociale come "Acquerelli per non sprecare la vita" e "Il perché dell'H2O", che hanno coinvolto organizzazioni non governative, numerosi paesi del mondo e più di diecimila bambini, in una dimostrazione di capacità di coinvolgimento collettivo in uno sviluppo delle sinergie oggi possibili davvero impressionante.

"Saluti da L'Aquila" è un progetto nato un pomeriggio degli ultimi giorni del dicembre del 2010, in cui Giuseppe Stampone e Raffaele Gavarro sono entrati nella zona rossa della città, attraversandone l'impressionante silenzio. La necessità di testimoniare e raccontare quello che era accaduto, e sta ancora accadendo, è stata un'urgenza non derogabile e ha visto da subito uno straordinario accumularsi di sostegni, contributi ed energie che come un'onda, ed insieme alle cartoline in viaggio, sta attraversando il mondo.

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