Come
annunciato tempo fa, tra maggio e giugno 2014 il progetto Indoor/Outdoor di Pisa ha
preso vita e si è sviluppato regalando al pubblico sei pareti esterne sparse
per il tessuto urbano della Città e una grande collettiva inaugurata al Centro
SMS di Pisa lo scorso 13 Giugno.
Le sei
opere murali realizzate rispettivamente da Francesco
Barbieri alla
residenza studentesca I Praticelli (Ghezzano, San Giuliano Terme), Lineapiatta e Giorgio Bartocci alle scuole Zerboglio, vicolo Scaramucci (Pisa), Aris ed Etnik al cavalcavia dell'Aeroporto di Pisa, Soap
The Wizard alla Palestra Comunale di Oratoio (Via Castelfidardo Pisa),
sono il frutto, come scrive nel suo testo critico Pietro Rivasi, della coraggiosa, lungimirante decisione presa dalla
Città di Pisa nel “riservare alcune
pareti all’uso di hall of fame completamente libere, dove chiunque potrà
realizzare le sue opere senza affiliazioni di alcun tipo e per un tempo
indeterminato… un approccio innovativo che sancisce la nascita di incubatori
“outdoor” per nuovi talenti, garantendo contemporaneamente il rispetto dei
principi fondamentali dell’arte urbana (tutti possono esprimersi liberamente) e
la tutela delle infrastrutture che si vogliono preservare, assicurando alla città
un maggiore decoro.”
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Francesco Barbieri |
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Lineapiatta |
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Giorgio Bartocci |
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Giorgio Bartocci |
L’esposizione
all’SMS di Pisa, Centro di cultura contemporanea della Città, racconta invece ciò
“che può essere definito post
graffitismo, ovvero l’evoluzione di artisti che, nati e maturati come writer,
hanno sviluppato sensibilità e necessità espressive tali per cui il solo
lettering applicato alle infrastrutture è diventato – col tempo – incapace di
raccontarli in pieno, spingendoli verso poetiche nuove. Disciplina per
definizione senza regole, il writing ha però codici precisi e limiti che
possono diventare asfissianti, superati i quali si trasforma in qualcos’altro,
per entrare in un ambito nel quale sono ancora le pareti delle città a
risultare il supporto privilegiato, ma che si completa con l’ingresso nelle
gallerie d’arte, deputate ad aggiungere possibilità e libertà agli artisti e a
fornire ciò che la strada da sola, in qualche modo, non è più in grado di
garantire” (Pietro Rivasi, 2014).
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Insieme Mostra - Photo by Etnik |
Il
progetto Indoor/Outdoor, costruisce il suo carattere innovativo (insito nel
nome stesso dell’evento) su due aspetti fondamentali e complementari di questa
disciplina “più che mai attuale, che
nasce in strada ed evolve fino ad entrare in gallerie, musei e case, senza
perdere nulla della sua energia e del suo messaggio. Le opere, tanto quelle
realizzate outdoor quanto quelle pensate per essere viste indoor, risultano
frutto della forma mentis plasmata dal writing, vero valore aggiunto di questo
movimento artistico. La differenza viene determinata dall’adattamento alle
differenti condizioni che la strada e la galleria mettono a disposizione, le
diverse possibilità materiali. Sarà quindi interessante assistere al modo in
cui gli artisti si rapportano a un grande muro, alla tela o a una carta di
dimensioni anche molto ridotte: la differenza nelle tecniche, l’approccio coi
dettagli e le variazioni relative al rapporto tra le opere e il contesto ”
(Rivasi, 2014).
Questo
progetto quindi realizza un perfetto parallelismo tra opere dipinte su muro e
su tela, mostrando al pubblico come ognuno dei sei artisti agisca e riesca a portare
la propria ricerca su muro e come invece “declina a suo modo l’esperienza di writer,
alcuni prediligendo l’arte figurativa, altri ricorrendo ancora una volta a
quelle lettere che li hanno accompagnati durante tutto il percorso artistico”.
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Etnik |
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Soap |
Lascio ora completo spazio alle parole scritte da
Pietro Rivasi per la descrizione di ogni artista corredate dal recap completo
di immagini della mostra.
“Francesco
Barbieri, attraverso la rappresentazione grafica e spettrale di
paesaggi urbani, città e mezzi di trasporto che dovrebbero brulicare di vita,
racconta la percezione di chi attraverso l’arte ricerca di dare vita a luoghi
effettivamente sovraffollati, ma totalmente privi di umanità.”
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Francesco Barbieri - Indoor Outdoor - Photo Sanantonio42 |
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Francesco Barbieri - Indoor Outdoor - Photo Sanantonio42 |
“Personaggi
umani e umanoidi, animali e pattern astratti sono invece i motivi ricorrenti di Aris e Giorgio
Bartocci, due artisti che usano linguaggi e
tecniche differenti ma le cui opere derivano dalle lettere con le quali hanno
composto i loro nomi per più di 15 anni, prima che l’evoluzione li portasse a
manipolarle a tale punto, da sublimarle in rappresentazioni figurative.”
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Aris - Indoor Outdoor Photo by Etnik |
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Giorgio Bartocci - Indoor Outdoor Photo by Sanantonio42 |
“Le lettere
rimangono invece protagoniste del lavoro di Lineapiatta,
nome dietro il quale si cela un collettivo, ma anche in quello di Etnik e Soap the
wizard che propongono opere direttamente derivate dal writing. Etnik “scolpisce”
il suo nome in lettere tridimensionali, strutture imponenti ma allo stesso
tempo così leggere da dare vita a città fluttuanti, mondi sospesi dove cemento
e natura si compenetrano in una raffigurazione critica e fantastica della
realtà. L’habitat del writer viene
quindi rappresentato e dipinto dalle lettere e dai volumi che le intersecano,
creando un raffinato gioco di mise en
abyme.”
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Etnik - Indoor Outdoor - Photo by Etnik |
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Etnik - Indoor Outdoor - Photo by Etnik |
“Un approccio
istintivo, quasi antitetico, caratterizza invece le opere di Soap the
wizard, la cui ricerca sul lettering arriva
all’estremo trasformando l’esercizio calligrafico in logo design e pura
grafica: partendo dalle radici del writing,
le lettere e le colorazioni dei primissimi dipinti comparsi sulle subway
newyorchesi all’inizio degli anni 70, arriva alla creazione di un linguaggio
proprio, in cui spesso un elemento prende il sopravvento, divenendo simbolo e
sostituendosi alla firma.”
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Soap - Indoor Outdoor - Photo by Sanantonio42 |
“Lineapiatta, collettivo costituito da Massimo Sospetto e Daniele
Tozzi, coniuga calligrafia, grafica e tipografia. Campiture compatte e
monocromatiche, linee taglienti e nette proprie della grafica vettoriale sono
il manifesto di Massimo Sospetto. Il senso di freddezza e precisione
che emana dalle sue opere realizzate per gli spazi espositivi, grafiche
realizzate a computer stampate ed applicate su supporti diversi, si ritrova
inalterato nei lavori realizzati artigianalmente su muro, frutto di una tecnica
maniacale maturata con infinite ore di pratica ed esercizi di ripetizione.
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Massimo Sospetto (LineaPiatta) - Indoor Outdoor - Photo by Sanantonio42 |
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Massimo Sospetto (Lineapiatta) - Indoor Outdoor - Photo by Etnik |
Daniele Tozzi reinterpreta
invece quella che può essere definita la “madre nobile” del writing, la
calligrafia, creando calligrammi, scritte che compongono disegni. Un esercizio
puramente grafico, linee nette e tinte piatte, che, attraverso
l’interpretazione frutto dell’esperienza di writer, attualizza una pratica
“uccisa” da Gutenberg nel XV secolo.”
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Daniele Tozzi (Lineapiatta) - Indoor Outdoor - Photo by Etnik |
La mostra rimarrà aperta fino al 13 luglio presso Centro Espositivo SMS di Pisa. www.indooroutdoor.it"
Foto di copertina: Etnik - Installazione cortile interno SMS Pisa Indoor Outdoor
Alessandra Ioalé
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