giovedì 15 ottobre 2009

Ziguline.com ART GALLERY

Ve lo immaginate un ventenne che implora la madre affinché gli regali per il suo compleanno un'opera del giovane artista romano Marco Rea o della parigina Zelda Bomba o della street artist Lex? Suona davvero strano, vero? E' da pazzi pensare che le giovani generazioni disdegnino un paio di nike o l'ultima consolle per comprare un'illustrazione d'alto pregio firmata da giovani talenti italiani e stranieri. Siamo dei maniaci delle cose firmate ma se si tratta d'arte il teorema non regge più. E allora, qualcuno potrebbe chiedersi, a cosa serve aprire una galleria d'arte online? Detto fatto. A convincere la gente che forse regalare o regalarsi un bel poster non è poi così male. Anzi è un modo per uscire dalla banalità dei soliti inutili acquisti, che è un modo per far bella figura con gli amici e con la propria ragazza, per darsi un tono da intellettuali che amano l'arte piuttosto che collezionare polo Lacoste (contraffatte) e via di seguito. Che un'opera d'arte può farci sentire bene quanto indossare un paio di jeans nuovi. Questo in sintesi lo spirito di ziguline.com/artgallery il progetto collaterale della e-zine ziguline.it che ha voluto concretizzare la propria passione per il mondo dell'arte e della creatività in generale. Ziguline.com/artgallery proporrà con cadenza periodica una serie di opere commissionate a giovani talenti dell'illustrazione italiani ed internazionali, scelti tra i più attivi e promettenti della scena pop, urban, street contemporanea. La prima edizione di “ziguline poster edition” vede tra i protagonisti le opere di Zelda Bomba, Lex, Marco Rea, Andreco, Katiuscya Dimartino ed Andreco. Sei giovani artisti, che propongono sei diversi soggetti, ognuno stilisticamente diverso dall'altro, perché diverse sono le tecniche usate e diverso è il background stilistico che caratterizza la produzione creativa di ognuno di loro.

Quella di ziguline.com/artgallery è quindi una scommessa su come l'arte verrà percepita in futuro anche dai più giovani ed anche da chi non è un collezionista di professione. Presto l'arte susciterà lo stesso fascino di un ipod, di una borsa griffata o di quelli che oggi vengono considerati oggetti di culto. Scommettiamo?

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