sabato 7 novembre 2009

KAYONE - Milano Old School

Mio fratello Jinko è il signore delle tenebre e vi spinge eventi a più non posso soprattutto di notte, io ormai ho una certa età e la mia passione è spingere artisti emergenti e vecchie glorie a orari più adatti alle mie possibilità da pensionato in erba!

Sotto i miei riflettori stasera c'è il milanese Marco Mantovani aka KAYONE, nome pesante nella scena old school nazionale. Da 20 anni nell'ambiente della street art e dell'hip hop,è assieme ad Airone e Adstar il fondatore di HIP HOP TRIBE MAGAZINE, la prima fanzine italiana dedicata al writing e all'arte di strada, nel 1991. Erano tempi infami quelli, anni in cui i nostri primissimi writers guardavano oltreoceano e cercavano di trarre ispirazione da una cultura di strada che aveva molto da insegnare a riguardo...

Maniaco della cura e dell'evoluzione grafica delle sue opere, KAYONE calca prima di molti altri i sentieri che lo porteranno a circondarsi di quell'aria di vera vita che ha sempre sognato, quell'aria che si respira solo in strada con una bombola in mano. Una buona mano e una passione senza limiti lo spingono su treni merci, metropolitane, muri di periferia.

La maturità artistica (in senso scolastico) gli ha dato le gambe per percorrere la strada e lui con quelle stesse gambe è arrivato molto lontano ma ha saputo integrarle con delle scarpe da corsa chiamate "writing" in maniera da arrivare ovunque in maniera più veloce e personale.

Abbiamo a che fare con un King stasera ragazzi, una firma da 5 stelle lusso, un maestro che sempre guarderò con ammirazione e devozione.

Uno dei writer italiani della prima ora, KayOne, classe 1972, ha cominciato nel 1988 a 15 anni. Pioniere a Milano quando i graffiti comparivano solo nelle serie riciclate dei telefilm americani e quando le tendenze impiegavano cinque anni per attraversare l’Oceano. Marco Mantovani oggi ha 34 anni e passa gran parte del suo tempo negli uffici dell’agenzia pubblicitaria MANTOVANI ADV, fondata insieme con suo fratello lavorando come Art Director e dipingendo quadri. Fondatore agli inizi degli anni ‘90 della prima fanzine italiana di graffiti “Tribe Magazine”, non ha mai abbandonato la sua passione per l’arte e il writing, che fa parte ancora oggi della sua quotidianità, organizzando e partecipando a numerose manifestazioni di writing ed eventi artistici in tutta Italia.

Ti aspetti una figura trasgressiva, un pò in linea con lo stereotipo del graffitaro: pantalone largo, abbigliamento street, puma ai piedi. Ti ritrovi un giovanotto dai toni pacati, jeans, camicia e maglioncino...
Ventiquattro Sole 24 Ore - 06 Novembre 2004

Nessun commento: