Con il Patrocinio del Comune di Conegliano (TV) si da inizio al Progetto sugARTfull, ricerca comparativa tra produzione artistica e produzione dolciaria locale.
'sugARTfull - only for sugar victims', inaugura domenica 30 maggio 2010, alle ore 19.30, presso la Chiesa di Sant'Orsola, di fronte al Castello di Conegliano, in provincia di Treviso.
"Tutte le opere artistiche sono manufatti, ma non tutti i manufatti sono opere d'arte. Ciò che riconosce il valore artistico è il giudizio. Esso tuttavia non viene formulato in base a dati parametri, non è neppure l'espressione del piacere estetico o dell'emozione che l'opera suscita nello spettatore. La legittimità del giudizio dipende dal processo mentale attraverso il quale viene raggiunto: dal metodo". (Giulio Carlo Argan)
Partendo dall'analisi delle caratteristiche di un'opera d'arte, codificate dello storico dell'arte G. C. Argan, ed effettuando un'operazione di comparazione visiva di tipo concettuale tra opera d'arte e prodotto dolciario, il Progetto sugARTfull intende dimostrare l'esistenza di una chiave di lettura del prodotto suddetto, al fine di giungere alla comprensione del suo significato, elevandolo a opera d'arte stessa. Un'opera da mettere in vetrina, osservare, desiderare, collezionare. Una collezione, che si presenta come un menù di opere, documentate e 'certificate', ove la pasticceria è il campo in cui lo chef-artista è invitato a intervenire con la sua creatività.
In particolare, ad esso si propone di realizzare una serie di dolci, di manufatti, che si prestino sia ad essere contemplati a distanza, sia ad esser fruiti con l'azione dell'assaggio. Questo significa creare un laboratorio di sperimentazione attiva entro cui far muovere creatività artistiche e valorizzare il ruolo stesso del lavoro speso nell'ambito più in generale culturale, rinnovando così il modo di rapportarsi ad esso. L'opera infatti è intesa come un processo dove il pubblico locale, che ne è parte integrante, in quanto fruitore dello stesso, si riconosce 'fattore' del prodotto e promotore del proprio territorio di appartenenza.
L'invito ad assaggiare l'opera d'arte, oltre che ad osservarla dal di fuori di una vetrina, a consumare subito il prodotto finito per farne esperienza sensoriale, da vita ad una sana 'ibridazione' artistica, virtuosa nella sua implementazione: qualcuno prepara un dolce, qualcun altro lo assaggia, qualcosa viene creato. Un processo di anamnesi, in cui l'artista assurge a medico curante ed il pubblico è il paziente che, scavando nel tracciato del suo passato, di cui serba memoria, gli suggerisce le sensazioni, i sintomi, da diagnosticare. Una catarsi, che ha come unico scopo quello di guarire dal malessere interiore. Un nutrimento concettuale, che contribuisce a rafforzare le difese naturali.
Del resto, cos'è l'arte oggi, se non un rimedio felice nonché un accattivante diversivo contro l'azione soporifera della routinaria vita quotidiana? (Angela Russo)
'sugARTfull - only for sugar victims'
Chiesa di Sant’Orsola, complesso del Castello, Conegliano (TV)
30 maggio 2010, ore 19.30
Evento a cura dell’Arch. Angela Russo
con la collaborazione di Davide Roseto e Dario Soldera
Traduzioni artistiche di Pierchristian M. Zanotto
Grafica a cura di Francesca Russo
Testi critici a cura del prof. Arch. Fabrizio Mangoni
con la collaborazione dell’Arch. Angela Russo
Ingresso al pubblico: 10 €
Info: http://www.sugartfull.com/
"Tutte le opere artistiche sono manufatti, ma non tutti i manufatti sono opere d'arte. Ciò che riconosce il valore artistico è il giudizio. Esso tuttavia non viene formulato in base a dati parametri, non è neppure l'espressione del piacere estetico o dell'emozione che l'opera suscita nello spettatore. La legittimità del giudizio dipende dal processo mentale attraverso il quale viene raggiunto: dal metodo". (Giulio Carlo Argan)
Partendo dall'analisi delle caratteristiche di un'opera d'arte, codificate dello storico dell'arte G. C. Argan, ed effettuando un'operazione di comparazione visiva di tipo concettuale tra opera d'arte e prodotto dolciario, il Progetto sugARTfull intende dimostrare l'esistenza di una chiave di lettura del prodotto suddetto, al fine di giungere alla comprensione del suo significato, elevandolo a opera d'arte stessa. Un'opera da mettere in vetrina, osservare, desiderare, collezionare. Una collezione, che si presenta come un menù di opere, documentate e 'certificate', ove la pasticceria è il campo in cui lo chef-artista è invitato a intervenire con la sua creatività.
In particolare, ad esso si propone di realizzare una serie di dolci, di manufatti, che si prestino sia ad essere contemplati a distanza, sia ad esser fruiti con l'azione dell'assaggio. Questo significa creare un laboratorio di sperimentazione attiva entro cui far muovere creatività artistiche e valorizzare il ruolo stesso del lavoro speso nell'ambito più in generale culturale, rinnovando così il modo di rapportarsi ad esso. L'opera infatti è intesa come un processo dove il pubblico locale, che ne è parte integrante, in quanto fruitore dello stesso, si riconosce 'fattore' del prodotto e promotore del proprio territorio di appartenenza.
L'invito ad assaggiare l'opera d'arte, oltre che ad osservarla dal di fuori di una vetrina, a consumare subito il prodotto finito per farne esperienza sensoriale, da vita ad una sana 'ibridazione' artistica, virtuosa nella sua implementazione: qualcuno prepara un dolce, qualcun altro lo assaggia, qualcosa viene creato. Un processo di anamnesi, in cui l'artista assurge a medico curante ed il pubblico è il paziente che, scavando nel tracciato del suo passato, di cui serba memoria, gli suggerisce le sensazioni, i sintomi, da diagnosticare. Una catarsi, che ha come unico scopo quello di guarire dal malessere interiore. Un nutrimento concettuale, che contribuisce a rafforzare le difese naturali.
Del resto, cos'è l'arte oggi, se non un rimedio felice nonché un accattivante diversivo contro l'azione soporifera della routinaria vita quotidiana? (Angela Russo)
'sugARTfull - only for sugar victims'
Chiesa di Sant’Orsola, complesso del Castello, Conegliano (TV)
30 maggio 2010, ore 19.30
Evento a cura dell’Arch. Angela Russo
con la collaborazione di Davide Roseto e Dario Soldera
Traduzioni artistiche di Pierchristian M. Zanotto
Grafica a cura di Francesca Russo
Testi critici a cura del prof. Arch. Fabrizio Mangoni
con la collaborazione dell’Arch. Angela Russo
Ingresso al pubblico: 10 €
Info: http://www.sugartfull.com/
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