EL GATO CHIMNEY - Crossroads
A cura di Michela D'Acquisto
Il 26 settembre Antonio Colombo inaugura la nuova stagione espositiva con la personale di El Gato Chimney, dal titolo Crossroads.
E' indubbiamente un momento cruciale della carriera artistica di El Gato Chimney quello rappresentato dal corpo di lavori che costituiscono Crossroads, frutto di una ricerca approfondita in ambito antropologico e folkloristico.
L'artista non abbandona le suggestioni fiamminghe che hanno caratterizzato le sue opere precedenti, ma le utilizza come sfondo su cui ricamare i temi della mostra: le credenze e le superstizioni, il legame indissolubile fra natura e uomo, i miti tramandati oralmente, la religione del popolo, intesa come insieme di artefatti e gesti apotropaici.
Filo conduttore della narrazione è il crocicchio, l'incrocio di tre strade sacre alla dea Ecate, luogo dove convergono il giorno e la notte, il mondo dei vivi e quello sotterraneo delle ombre.
Oltre ai dipinti su tela e ai disegni su carta, El Gato Chimney presenta un'installazione site-specific e due maschere feticcio realizzate con found objects e tessuti riutilizzati.
Sarà disponibile il catalogo della mostra con un testo di Michela D'Acquisto e Jean-Pierre Girolami.
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GIULIANO SALE - Happiness is a Warm Gun
A cura di Roberto Fantoni
Scegliendo questo titolo, Happiness is a Warm Gun, per la sua nuova ricca mostra personale allestita nell'intimo spazio del Little Circus della galleria di Antonio Colombo, probabilmente Giuliano Sale vuole fornirci una chiave di lettura parallela per orientarci nel suo immaginario artistico.
Nella mostra, opere d'ispirazione folkloristica virano in situazioni inquietanti, emblematiche ed imprevedibili. L'erotismo è indagato con un distacco che contrasta con la forza e bellezza della rappresentazione. Il ritratto è affrontato in tutta la sua ambiguità, liberato dai canoni estetici attuali. Nelle nature è sufficiente un minimo dettaglio, un particolare fuori posto, fuori registro e il tutto assume una tensione inaspettata dove crollano certezze ed interpretazioni. Di fronte a questi lavori si prova un piacevole disorientamento temporale, si respira la storia dell'arte senza che ci sia conoscenza scolastica. Giuliano Sale si dimostra pittore del dubbio, dell'indefinito, dell'incerto. Si assiste alla perdita dei confini fra i generi, fra il bello ed il brutto, fra il bene ed il male. In questo viaggio al centro dell'uomo sono scomparsi i punti di riferimento, i punti cardinali, s'è persa la via maestra. Giuliano Sale è un pittore severo e rigoroso, lontano dalle mode, irriverente e fustigatore, si dimostra artista di sfumature ed esploratore di confini indefiniti, grande interprete della Zona Grigia oggi imperante. Mai come in questo caso, in un’epoca di facile serialità e riproducibilità, di gigantismo scenografico e di certo concettualismo di maniera, l'antica ma sempre attuale pittura dimostra di saper suscitare emozioni uniche ed irripetibili generate esclusivamente da sensibilità e talento naturale.