venerdì 16 settembre 2011

Impresa e territorio dialogano con la street art

Sono le gigantesche nove B dipinte da alcuni tra i più importanti creativi urbani italiani a stupire le migliaia di passeggeri che ogni giorno viaggiano in treno e in auto tra Campania e la Calabria. Lo sfondo è la facciata esterna di uno stabilimento di arti grafiche di Salerno, che ha scelto di raccontarsi così al suo territorio.

Le nove B nascono dal progetto Alephactory di INWARD, l’osservatorio internazionale sulla creatività urbana, coordinatore per il Ministro della Gioventù ed il CNEL del primo Tavolo Tecnico sul tema, realtà unica al mondo nel suo genere, animata dai presidenti di tutte le Associazioni per la Creatività Urbana d’Italia, alcuni dei quali direttamente coinvolti in questa produzione artistica.

L’opera è stata realizzata sul nuovo capannone delle Arti Grafiche Boccia SpA, una delle più significative realtà dell’industria tipografica italiana caratterizzata da un’elevata vocazione al mercato europeo e del Mediterraneo e nel quale sono presenti alcuni degli impianti più innovativi di tutta Europa.

“Il cuore di quest’iniziativa di cultura e di impresa – scrive il Presidente della Commissione Cultura di Confindustria Alessandro Laterza - sta nel ricordarci la dimensione specifica della piccola e media impresa come progetto di vita. La promozione del marchio aziendale viene rovesciata in una sollecitazione creativa ad un’ideale comunità di artisti. L’esperienza d’impresa viene tradotta in emozione visiva trasferita anche a chi attraversa l’area industriale. Il racconto azienda poi viene incastonato nella narrazione del progetto artistico. Questo ci ricorda che per chi produce beni c’è sì una bellezza intrinseca all’apparato produttivo, ma ci può essere anche l’idea di coltivare un germe di bellezza che genera una produttività diversa”.

“Alephactory – dichiara il Presidente dell’azienda, Orazio Boccia – è stata un’esperienza pienamente integrata con il nostro modo di essere e di porci verso le svariate espressioni della società. I bellissimi murales che occhieggiano ai nostri visitatori e che, per quanto abituati alla loro presenza, continuano a rallegrare i nostri sguardi, sono anche un segno dell’attenzione che questa impresa pone al mondo dell’arte, alla cultura, a ciò che di innovativo e positivo si esprime nella società. Sono diventati un ‘pezzo’ di azienda, lo rivendichiamo con orgoglio; vogliono essere la dimostrazione di quanto abbiamo investito emotivamente, oltre che come filosofia d’impresa, in questa piccola ulteriore avventura.”

Questa azienda salernitana, dichiara il direttore di INWARD, Luca Borriello – “ha compiuto una scelta strategica puntando sulle Associazioni per la creatività urbana, rivolgendosi alle più alte professionalità creative italiane attive nel campo. Oggi questo è uno dei progetti di cui si parla di più tra gli addetti ai lavori a livello mondiale.”


Il progetto è stato raccontato in un volume, che si apre con la prefazione del Presidente della Commissione Cultura di Confindustria Alessandro Laterza e con il saggio istruttivo del direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Mauro Giancaspro.

Con il progetto Alephactory, anche altre realtà hanno puntato sulla creatività urbana, come Adidas, Nike, Atari, Ecko, Volkswagen, TIM, Volvo, Calvin Klein, Figurine Panini, Seven, Fiat, MTV, Kuwait Petroleum Italia, Eagle Pictures, Intesa San Paolo, Walt Disney. Quest’ultima, mesi fa, con il progetto BLOC28, ha “trasformato” in un writer il suo personaggio di punta, Topolino.

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