ROMA - Arriveranno da tutto il mondo e porteranno sculture, installazioni, fotografie, realizzeranno giganteschi graffiti e incredibili lavori all’uncinetto. Sono gli artisti di «OutDoor - Festival Internazionale di Urban Art» un’invasione pacifica che, il 14 e 15 ottobre, celebra la città senza deturparla, attraverso un percorso di arte. L’ex polo industriale di Roma, quello che un tempo è stato la sede della fabbrica Miralanza e da qualche anno ospita il Teatro India e le sue suggestive architetture, si arricchisce di un ulteriore opera di riqualificazione.
INSTALLAZIONI E WRITING - Ed è proprio qui che gli artisti di OutDoor lasceranno il loro segno: knitting, installazioni materiche, visual graffiti, writing, un mix fatto di artisti internazionali ed italiani, affermati ed emergenti, accumunati dalla voglia di comunicare senza barriere. NUfactory, network curatore della mostra, riunisce il team per la seconda edizione di Outdoor, con l’intento di valorizzare i fermenti artistici contemporanei. Agostino Iacurci personalizzerà la facciata della pescheria in via del Porto Fluviale, Chiara Fazi interpreterà, con i suoi lavori di grafica, la seducente atmosfera della Città Eterna, fatta di vicoli, piazze e personaggi felliniani, così come il brasiliano Herbert Baglione e i suoi graffiti Art Noveau che questa volta realizzerà su grande formato.
DIPINTI SULLE CREPE -Kid Acne ha iniziato da piccolo nella contea inglese di Leicestershire, con i suoi Paint over the cracks, ovvero dipinti sulle crepe. Su quelle della capitale dipingerà un percorso di parole lungo più di 50 mt e alto 7. Knitting art e la crochet art sono le installazioni di stoffa di Maria Carmela Milano e Federica Terracina, in arte MCM&FT. Rosso fiammante per i cubi accatastanti casualmente (ma solo in apparenza), che formeranno il tempio moderno di Zedz, al centro del cortile del Teatro India. Ma oltre al grande circo degli urban artist ci saranno video conferenze, incontri, proiezioni, live e dj set e street brunch, ovvero assaggi di cibo da strada.
fonte: Corriere della Sera
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