Vi ricordate di Clet? E’ l’artista che mesi fa, aveva abbellito le reti di protezione dell’impalcatura al ponteggio della Torre di San Niccolò, con un’enorme installazione raffigurante un omino stilizzato.
Anacleto Abraham, artista bretone che vive da vent’anni in Italia, da sei si è stabilizzato a Firenze con il suo studio proprio in zona San Niccolò, ed è diventato famoso con il soprannome "Clet" da quando ha iniziato ad applicare stickers sui cartelli stradali, in modo tale da affiancare al loro significato originario un secondo livello ironico di lettura.
La sua street art è ormai presente in molte città italiane ed europee, tanto da avere più di 7mila fan sulla propria pagina di Facebook, sulla quale le persone si divertono a pubblicare le foto delle sue opere sotto forma di cartelli stradali, sparse per il mondo.
Ciò che ha spinto Clet a iniziare questa particolare forma d’arte è una via di mezzo tra la necessità di comunicare e la volontà di migliorare il nostro patrimonio visivo, continuamente invaso dai cartelli stradali, e lui come artista si è sentito in dovere di renderli allegri, simpatici e interessanti. Dare un significato in più rispettandone il messaggio originale.
Il suo gioco ha colpito un po’ tutti e, recentemente, è stata la molla di partenza per un’altra forma artistica altrettanto particolare: decorazioni di torte. Stefano Giuliani, pasticcere di Calenzano, socio del bar pasticceria "Gabardina" di Montemurlo, è specializzato in decorazioni di torte da tanti anni, ed è rimasto così piacevolmente colpito dalle opere di Clet da decidere di riprodurle sotto forma di dolci. Le “Torte Clet” sono piccoli semifreddi fatti di mousse al cioccolato o mousse di ricotta ricoperte di gelatina di lamponi e i loro colori rossi, bianchi e blu danno quel tocco in più che incuriosisce -e non poco- i clienti.
Per sancire il legame i due artisti Stefano, appena completata la sua opera, ha deciso di gustarla insieme al suo ispiratore. L’idea di portarsi in tavola vere opere d’arte, anche buone da mangiare, è piaciuta particolarmente visto che le torte stanno andando a ruba.
Anacleto Abraham, artista bretone che vive da vent’anni in Italia, da sei si è stabilizzato a Firenze con il suo studio proprio in zona San Niccolò, ed è diventato famoso con il soprannome "Clet" da quando ha iniziato ad applicare stickers sui cartelli stradali, in modo tale da affiancare al loro significato originario un secondo livello ironico di lettura.
La sua street art è ormai presente in molte città italiane ed europee, tanto da avere più di 7mila fan sulla propria pagina di Facebook, sulla quale le persone si divertono a pubblicare le foto delle sue opere sotto forma di cartelli stradali, sparse per il mondo.
Ciò che ha spinto Clet a iniziare questa particolare forma d’arte è una via di mezzo tra la necessità di comunicare e la volontà di migliorare il nostro patrimonio visivo, continuamente invaso dai cartelli stradali, e lui come artista si è sentito in dovere di renderli allegri, simpatici e interessanti. Dare un significato in più rispettandone il messaggio originale.
Il suo gioco ha colpito un po’ tutti e, recentemente, è stata la molla di partenza per un’altra forma artistica altrettanto particolare: decorazioni di torte. Stefano Giuliani, pasticcere di Calenzano, socio del bar pasticceria "Gabardina" di Montemurlo, è specializzato in decorazioni di torte da tanti anni, ed è rimasto così piacevolmente colpito dalle opere di Clet da decidere di riprodurle sotto forma di dolci. Le “Torte Clet” sono piccoli semifreddi fatti di mousse al cioccolato o mousse di ricotta ricoperte di gelatina di lamponi e i loro colori rossi, bianchi e blu danno quel tocco in più che incuriosisce -e non poco- i clienti.
Per sancire il legame i due artisti Stefano, appena completata la sua opera, ha deciso di gustarla insieme al suo ispiratore. L’idea di portarsi in tavola vere opere d’arte, anche buone da mangiare, è piaciuta particolarmente visto che le torte stanno andando a ruba.
fonte: 055
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