FOGGIA. Sarà la città pugliese con la Pinacoteca 900 la tappa conclusiva dell’ Urban Tales realizzato nell'ambito di Giovani Energie in Comune, promosso dal dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei ministri e dall'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, con Comune di Foggia, in qualità di ente proponente, e le partnership di Sinopia Comunità Giovanile Onlus, l'cssociazione culturale Kaleidos, Consorzio Opus, Il Circolino a Cielo Aperto e Finsolida, giunto al secondo posto nazionale in graduatoria della sezione indirizzata alla «Valorizzazione della street art e del writing urbano».
IL PROGETTO - «Urban Tales Project», è un ampio progetto di rigenerazione urbana per l’attivazione di Festival tematici, Workshop nelle scuole, eventi espositivi e azioni performative. Un’iniziativa che, tramite la potenza espressiva di un linguaggio artistico come quello del writing urbano e della street art, mira a diffondere un senso di riappropriazione urbana dei tessuti marginali della città, oggetto di incuria, degrado ed abbandono, tutto questo anche grazie alle tematiche scelte per Urban Tales Project, dedicate all’ambiente e all’eco-sostenibilità.
LA MOSTRA - Inaugurata lo scorso 22 dicembre, presso i locali di via Marchese de Rosa, la rassegna resterà aperta fino al 15 gennaio, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì e giovedì nel pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00. Nei locali della Pinacoteca 900 saranno presenti oltre trenta opere, tra tele, multimaterici, modellini, vinyl toys e installazioni video provenienti dal variegatissimo team di artisti nazionali e internazionali che hanno istoriato coi loro pezzi le città di Foggia e San Nicandro Garganico negli scorsi mesi (Belin - Dome - Esta - Caktus & Maria - Eight - Etnik - Hans - Kame - Krio - Macs - Skard - Smoke 13) e due special guest d’eccezione quali Tommaso Abatescianni, per le videoinstallazioni e Nicola Montemorra, l’illustratore foggiano i cui acrilici hanno fatto da controparte ai graffiti, nella campagna di comunicazione andata in affissione.
Diego Simonelli
fonte: Corriere del Mezzogiorno