“Uniti possiamo dare colore a questa città e sconfiggere il grigio ed rosso dell’inquinamento”. Fenix ha poco più di 20 anni. E’ lui il profeta di un progetto nato nei circuiti writer e street art di Taranto. Da venerdì scorso circa trenta artisti sono al lavoro su un lato del sottopassaggio di via Dante per realizzare i loro “pezzi”. Tema libero, con un filo conduttore: l’ambiente. La fama di Taranto, città più inquinata d’Europa riecheggia lungo lo stivale e anche per questo, in molti hanno raccolto l’appello di Fenix, al secolo Andrea. Sono arrivati da Padova, Bologna, Salerno, Lecce, Bari uniti dalla passione per bombolette spray e cultura street. Un cuore sotterraneo che pulsa di passione, batte al ritmo di rap e sogna un mondo a colori. Hanno fatto tutto da soli senza sponsor, né contributi pubblici. “Ci siamo autotassati per le bombolette e le altre attrezzature – racconta Fenix nella penombra del sottopassaggio – al Comune abbiamo soltanto chiesto il permesso di transennare una parte della carreggiata stradale. Per il soggiorno ognuno si è organizzato in proprio, io ospito un paio di persone a casa mia”.
Dado viene da Bologna. “Di Taranto, ormai, si conosce solo la storia dell’inquinamento e della diossina – dice con uno spiccato accento emiliano – è impressionante quello che accade qui. L’idea di realizzare un’opera in una città come questa mi è molto piaciuta”. Il suo pezzo è un esempio di street art 3D. Un groviglio di curve e sfumature che sembra prorompere dal muro. “E’ la rivincita della natura sul grigiore del cemento che soffoca la nostra città – spiega Fenix – prevale il verde che è, appunto, il colore delle piante, degli alberi”.
Il permesso del Comune è scaduto il 27 febbraio. Il primo giorno è stato utilizzato per tinteggiare di bianco le pareti affumicate dallo smog. Probabilmente i quattro giorni non basteranno per dipingere i 113 metri di muro utilizzabile. Ma già si pensa ad una seconda edizione, ad aprile o a giugno, dipenderà dalle disponibilità economiche. “Vogliamo far conoscere anche a Taranto questa forma d’espressione già molto nota e diffusa – aggiunge Fenix – la nostra città è piena di muri e di luoghi che potrebbero essere abbelliti con i graffiti, anche se non tutti apprezzano. Qualcuno ha criticato il nostro lavoro, ma non ce ne curiamo. In tutte le grandi città del mondo e del nostro paese writing e street art sono conosciute ed apprezzate. A Taranto ci sono molte resistenze, non ci sono spazi né per esercitarci, né per realizzare i nostri pezzi. Questa iniziativa vuole anche essere una forma di denuncia in questo senso. Vogliamo farci conoscere e spiegare che scrivere su un muro e disegnarci non è una cosa sbagliata, ma è una forma di arte praticata da oltre quarant’anni”.
Dado, Made 514, Axe, Nocci (tarantino), Pin e Awer, sono nomi affermati nel panorama nazionale ed internazionale. Per Fenix, diplomato ragioniere, con la passione per la bomboletta spray, dipingere per quattro giorni insieme a loro, è stato come frequentare l’Accademia delle Belle Arti. Da oggi nel sottopassaggio di via Dante per i tarantini è disponibile una galleria di arte moderna. Ai nostri concittadini l’invito a rispettarla. Alle pubbliche amministrazioni l’invito ad illuminare meglio il sottopasso. Ne beneficerebbe la sicurezza stradale e la fruizione dei murales.
fonte: Corriere del Giorno