martedì 10 giugno 2014

La poesia di strada di OPIEMME porta il Moby Dick di Melville al MUSEO di ARTE URBANA DI TORINO


C’è un angolo a Torino tutto da scoprire, soprattutto se siete amanti dell’arte pubblica e urbana. Alle spalle di Piazza Statuto, poco prima del Parco della Pellerina, vi è il Borgo Campidoglio, quartiere operaio sviluppatosi tra il 1853 e il 1919, e mantenutosi inalterato ai giorni nostri. Dal 1995 ad oggi, al suo interno, si sono realizzate oltre 140 opere su parete, e sono intervenuti artisti storici, che a 70 anni sono saliti su impalcature, così come street artist protagonisti della scena internazionale. In questo connubio risiede il sapore unico di questa zona. 

E’ nato così un museo a cielo aperto, il MAU,  Museo di Arte Urbana, diretto da Edoardo Di Mauro che ha recentemente invitato Opiemme a dipingere nelle strade di Torino.
L’artista è intervenuto finalmente  in quel tessuto urbano che lo ha visto formarsi, e che ancora non aveva accolto una delle sue grandi opere composte di parole.
La poetica di Opiemme si avvicina alla street nel tentativo di portare la poesia incontro alle persone, una poesia di strada che ha fatto sì che venisse definito “il poeta della street art”. Uno fra i più atipici street artist italiani, che quest’anno sarà ospite del Monumental Art in Polonia, da poco rientrato da un viaggio di pittura e poesia ad Haiti (cfr opiemme.com)


In corso Tassoni, angolo Via Cibrario, sul lato della Parrocchia di S. Alfonso (davanti all’ospedale Maria Vittoria) Opiemme ha portato una delle sue pitture poetiche intitolata “Ahab’s Whale” (La Balena di Achab) su una superficie di circa 50 mq.
Al centro spicca una grossa balena composta da frasi tratte da “Moby Dick” di Melville (“Achab è Achab per sempre, marinaio. Questo momento è tutto scritto e immutabile” – “Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu, che insensato cerchi lei”), accompagnata da un tonno composto da una riscrittura di una frase di Italo Calvino (“La natura si manifesta nel momento in cui non vedi più ciò che aspetti”). Un lavoro, quest’ultimo del tonno, che su tela ha ricevuto il Premio della Critica “La Molisana”, alla fiera Setup (Bologna, 2014).
Una riflessione sull’ossessione di Achab, che perseguita la balena, così come l’uomo prevarica sulla natura, e che porta a chiedersi chi sia il mostro.


Si conclude la prima parte di intervento di Opiemme, nell’ambito di Fuori Schema 2014, (iniziativa dedicata alla Famiglia, al quale hanno partecipato suggerendo frasi gli alunni di alcune scuole del territorio limitrofo e la scuola Media Nigra) su una parete su cui 6 mesi fa sono intervenuti Orma il Viandante, Kasy 23, e Sisterflash.

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