Sbarca direttamente da Detroit – la città americana per molti versi “gemella” di Torino – nello spazio di Stazione Futuro, uno dei più grandi street artist a livello internazionale: Antonio “Shades” Agee.
Agee, figlio di un musicista jazz, è nato e cresciuto a Detroit, la città dell’auto, e fa parte della comunità artistica Cass Corridor. A partire dagli anni Novanta si è fatto apprezzare negli States per i suoi murales giganteschi e non abusivi. Anzi, molti suoi lavori sono stati commissionati da grandi aziende private americane (come Chrysler, Universal Studios, The Movement Detroit e anche la FIAT per il lancio oltreoceano della 500).
Il 6 aprile, dalle 11 alle 14, dopo i saluti dell’Assessore regionale alla cultura e di Joseph Grima, il direttore di Domus, il writer a stelle e strisce realizza un’opera di tre metri di larghezza per un metro e mezzo d’altezza ispirata al tema del futuro. Un’opera che diventerà parte integrante della mostra alle Officine Grandi Riparazioni, rimanendo visibile al pubblico fino alla chiusura di novembre.
La mostra Stazione Futuro curata da Riccardo Luna, direttore di Wired Italia, si conferma così come spazio che vuole mostrare l’Italia che sarà, ma anche come luogo per la performance artistica: una sorta di città del futuro, il “muro” ideale per le creazioni di un grande street artist.
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