SAN FRANCISCO - Dopo Twitter, un altro allarme censura preoccupa gli attivisti del web: Blogger, la piattaforma di pubblicazione di Google, ha introdotto un'impostazione che permetterebbe di bloccare contenuti nei paesi che ne facciano richiesta.
A breve, infatti, chi visiterà un blog con piattaforma Blogspot (un servizio hosting offerto da Google) verrà reindirizzato su una pagina diversa a seconda del suo paese di provenienza. Da Mountain View, il colosso della ricerca online spiega che è una mossa per evitare di ingigantire le richieste di oscuramento o rimozione fatt dalle autorità locali, in modo tale che la pagina "protestata" possa continuare ad essere vista dove non ci sono restrizioni.
Inevitabilmente, c'è però chi obietta ritenendo che questa nuova impostazione sia una sottomissione nemmeno troppo implicita alle disposizioni dei paesi dove non c'è una totale libertà d'espressione. La nuova politica di geolocalizzazione è stata introdotta circa un mese fa in sordina e solo ora è venuta a galla. Per ora le nuove regole sono in funzione sono Australia e India, ma nelle prossime settimane dovrebbero essere estese a tutto il resto del mondo.
fonte: Leggo.it