AK nasce a Genova. Si trasferisce a Torino nel 2005, dove inizia la sua sperimentazione artistica grazie alla conoscenza degli street artist, nonchè suoi carissimi amici, 999 e Br1.
Ispirato dalle letture di Bruno Munari, dalle leggi del Bauhaus, dal Geometrismo Russo e dalle tecniche dell’Optical art, il suo lavoro si fonda su un profondo studio del triangolo, inteso come forma geometrica essenziale in grado di insinuarsi tra gli elementi del corredo urbano, portando ordine e stabilità.
Elegge quindi il triangolo come forma di espressione, tornando così alle radici del geometrismo. La combinazione tra i vari triangoli, che AK elegantemente e con precisione grafica realizza sulle pareti, è frutto d’incastri e sovrapposizioni tanto armoniche da creare una sorta di texture sulla parete, di dimensioni ambientali, che finisce per avere un’identità modernista, a tratti progettuale.Le pareti fatiscenti di fabbriche abbandonate, contesto che AK predilige, vengono stravolte al punto tale da sembrare rivivere una seconda vita, acquistando nuova luce, ordine, armonia, grazie alla perfezione grafica dei moduli triangolari.
Noi ve l'avevamo già segnalato QUI ma se ancora non lo conoscete a quanto pare non avete capito l'input!