Chiara di Vivona - Capitolo 2 - Parallelismo |
Recentemente è uscito Monograff, un progetto di graphic novel sul mondo del Writing e della Street Art, nato dalla collaborazione tra Inward e Bookmaker Comics.
Si tratta di una serie di pubblicazioni che hanno la volontà di avvicinare un pubblico più ampio alla scena dei graffiti, ma anche di coinvolgere chi già la conosce attraverso un approccio diverso, ovvero quello della narrazione illustrata.
Il primo volume riguarda Etnik, un writer italiano riconosciuto a livello internazionale, che già l'anno scorso avevo intervistato rispetto alla sua pratica artistica e alla sua partecipazione alla seconda Biennale di Graffiti che si è tenuta a San Paolo (che potete trovare qui ).
Per la realizzazione di questo volume hanno partecipato gli autori di Bookmaker: Paolo Maini, Ludovia Ceregatti, Massimo Rosi, Chiara di Vivona, Matteo Gerber, Mario del Pennino, Eleonora Bruni, Massimo Rosi e Matteo Berton.
Anche questa volta io e Etnik abbiamo parlato insieme del progetto.
Giada: Ci siamo sentiti l’anno scorso
proprio in questo periodo per parlare della Biennale di Graffiti a San Paolo
dove eri stato invitato a partecipare. In quest’ultimo anno hai preso parte a
numerose altre mostre e recentemente è uscita una pubblicazione che ti
riguarda. Parliamo ovviamente di Monograff,
una graphic novel nata dalla collaborazione tra Inward con BookMaker Comics che
si prospetta come una collana dedicata a raccontare le biografie degli Street
Artists per immagini. Vuoi raccontarci esattamente di cosa si tratta?
Etnik: Il progetto Monograff intende
raccontare per la prima volta in Italia la vita di un writer o di uno street
artist ricostruendola tramite una graphic novel.
Si
tratta di libretto diviso in quattro paragrafi e illustrato da quattro disegnatori
diversi che ricostruiscono il percorso dagli inizi a oggi dell'artista. Questo
progetto risulta nuovo e innovativo rispetto alle solite pubblicazioni che,
usualmente, riportano foto o interviste dei writers.
Mario del Pennino Eleonora Bruni - Cap 3 - Ortogonalità |
G: Avevi già avuto diverse
collaborazioni con Inward, l’osservatorio per la creatività urbana diretto da
Luca Borriello, tra cui ricordiamo il progetto Alephactory alle Arti Grafiche
Boccia e Cunto. Com’è nata la collaborazione con Inward e in cosa consistevano
questi progetti?
E: La mia collaborazione con Inward e i
suoi fondatori risale al 2004 quando sono stato invitato a dipingere una delle
stazioni della circumvesuviana nel progetto denominato Circumwriting, che ha
dato alla luce anche alla pubblicazione di un catalogo.
La
collaborazione e l’amicizia sono continuate in questi ultimi dieci anni, con
una serie di progetti come ad esempio: Alephactory
dove una serie di artisti hanno dipinto un murale di settata metri di
lunghezza nella citta' di Salerno; la copertina per il libro di racconti Una mattina d'Est di Rosario Cunto,
progetto di coinvolgimento e riqualifica urbana del quartiere ponticelli a
Napoli; gli eventi facenti parte del bando del ministero della Gioventù del
2011 ed alcuni progetti ancora in fase di sviluppo come i foulard d'artista.
Ludovica Ceregatti - Capitolo 1 - Appartenenza |
G: In una conversazione privata mi hai
spiegato che tu hai semplicemente raccontato la tua storia agli sceneggiatori
della graphic novel che successivamente hanno scritto lo storyboard e dato le
informazioni agli illustratori. Ti sei riconosciuto in questa rielaborazione
della tua vita per immagini?
E: Il mio apporto alla costruzione della
storia è stato fornire solamente alcune informazioni di base da dove gli
sceneggiatori hanno tratto lo spunto iniziale. Loro dialogando anche con Luca Borriello,
il referente di Inward che mi conosce bene, hanno costruito il mio personaggio
estraendo dalle mie opere alcuni tratti caratteriali e punti di vista che si
avvicinano comunque alla mia realtà.
Si
può riscontrare una evoluzione sia temporale che grafica nello svolgersi della
storia, dall’inizio alla fine gli stili cambiano e si rispecchiano anche con i periodi
della mia evoluzione nell’arco di questi miei vent’ anni di produzione.
Estratto dalla Graphic. Ph: Etnik |
G: Nella parte centrale del volume la
città che vivi inizia a scomporsi e ad aleggiare nell’aria, il che rispecchia
l’interesse per l’architettura e per la città che si riscontra nei tuoi lavori.
Credi che questa visualizzazione tramite illustrazione della tua pratica
artistica possa renderla esplicita e comprensibile alle persone, in particolar
modo a chi non si occupa di Writing e Street Art?
E: La novel descrive abbastanza
fedelmente la mia evoluzione nei tempi e nello stile in maniera semplice. Credo
sia facilmente comprensibile a un pubblico pù esteso, per chi invece mi conosce
già può trovare dei piccoli elementi riconoscibili, come ad esempio le vecchie
fanzine di graffiti della metà degli anni Novanta, le copertine sono quelle
realmente esistite e facenti parte dei nostri archivi.
Matteo Berton - Capitolo 4 - Prospettiva |
G: Il Writing e la Street Art ormai sono
divenute esperienze visive che hanno influenzato anche tutta la cultura visiva
contemporanea in cui viviamo. Da qui anche le sempre più facili collaborazioni
con il mondo della grafica, della pubblicità e della moda. Come è stato
recepito questo lavoro di illustrazione e nello specifico di graphic novel,
quindi parliamo di illustrazione narrata, all’interno del mondo del Writing e
della Street Art?
E: Su questa domanda ancora non posso
darti molte risposte, ancora non ho ricevuto feedback da molte persone, siamo
solo all'inizio e chi lo ha sfogliato e letto, comunque mi ha dato un responso
positivo, vista anche la difficoltà del tema trattato e di tutte le dinamiche
che porta con sè il mondo del Writing.
Estratto dalla pubblicazione. Ph: Etnik |
Info: Etnik
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