Si terrà Giovedì 13 febbraio al MAMbo di Bologna la presentazione del libro Frontier The Line of Style, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi ed edito da Damiani editore.
Il libro è la conclusione del famoso progetto di muralismo urbano avvenuto a Bologna nel 2012 e nato da un'iniziativa dei due curatori in collaborazione con il comune, dove sono stati coinvolti alcuni dei migliori writers e street artists italiani e internazionali: Andreco, Cuoghi Corsello, Daim, Dado, Does,
Eron, Etnik, Hitnes, Honet, Joys, M-city, Phase2, Rusty.
Il progetto editoriale racchiude le riflessioni portate all'interno del simposio konFrontier: Writing,
Street Art e spazio pubblico: ipotesi, ricerche e confronti avvenuto nel 2013, che si è imposto per l'analisi critica e teorica dell'argomento grazie all'aver creato una rete tra alcuni degli esperti in materia e all'aver favorito un approccio interdisciplinare alle tematiche in oggetto.
Gli autori dei testi sono: Andrea Mubi Brighenti, Claire Calogirou, Dado (Alessandro Ferri),
Stewart Home, Christian Omodeo, Jane Rendell, Andrea Pizzi
Di seguito il comunicato stampa e le foto che gentilmente i due curatori ci hanno inviato.
Indice |
FRONTIER
The Line of Style
Presentazione del libro a cura di Claudio
Musso e Fabiola Naldi
I
curatori ne parlano con
Alberto Ronchi - Assessore Cultura e Università del Comune di Bologna
Massimo Mezzetti - Assessore Cultura e sport della Regione
Emilia-Romagna
Gianfranco Maraniello - Direttore
Istituzione Bologna Musei del Comune di Bologna
FRONTIER The Line of Style
è il libro che conclude il progetto su Writing e Street Art promosso e
sostenuto nel 2012 dal Comune di Bologna, con il contributo della Regione
Emilia-Romagna e di numerosi partner privati.
Il libro si rivolge ad appassionati, curiosi,
e in generale a chi è interessato al tema dell'arte urbana, affrontato con un
approccio multidisciplinare. Tale approccio rispecchia la vocazione del
convegno konFRONTIERt. Writing, Street
Art e spazio pubblico: ipotesi, ricerche e confronti, organizzato nel
febbraio 2013, nel corso del quale professionisti e studiosi di varie
discipline hanno trattato gli
argomenti oggetto del libro. Anche in questo caso, come allora, si vuole creare
un'opportunità per approfondire il dibattito culturale sul Writing e la Street
Art, temi di grande attualità non solo per il loro ruolo nel panorama artistico
contemporaneo, ma anche per le evidenti connessioni con l’architettura,
l’urbanistica, la semiotica, la sociologia, l’antropologia e il sistema globale
della comunicazione visiva.
I saggi di Claudio Musso e
Fabiola
Naldi, storici dell'arte e
curatori del progetto Frontier, aprono il volume proponendo
riflessioni critiche, letture storico-filologiche del Writing e della Street
Art, e approfondimenti sul contesto culturale in cui sono nati e si sono
sviluppati i fenomeni.
Stewart Home,
(artista e scrittore), rilegge l’azione degli street artist alla luce delle
pratiche dell’avanguardia novecentesca; Jane Rendell, (professore di Architettura e Arte, e
Vice Dean of Research presso la Bartlett, University College di Londra), inserisce il progetto Frontier nella più
ampia accezione degli interventi di Public Art.
La parola passa quindi a Dado (artista), che pone le
basi per un’analisi tecnica dell’evoluzione del Writing, tra storia e
attualità, strada e galleria. Punto focale dell’intervento di Andrea
Mubi Brighenti, (professore aggregato
di Teoria sociale e Spazio e Cultura all'Università di Trento), è
il territorio, identificato come luogo di azione privilegiato dagli artisti che
operano nelle strade.
Christian
Omodeo, (ricercatore e curatore,
fondatore di Le Grand Jeu), e
Andrea
Pizzi, (avvocato specializzato
in diritto dell’arte), dedicano le loro analisi al rapporto con
la legalità: il primo attraverso l’analisi della repressione giudiziaria del
Writing, il secondo proponendo la lettura di alcuni casi esemplari che mettono
in discussione il diritto d’autore. Infine, il contributo di Claire
Calogirou, (etnologa, antropologa presso il dottore in antropologia CNRS-IDEMEC) illustra
la ricerca socio-antropologica che ha preceduto la creazione della sezione
dedicata alla Street Art al MuCEM - Museum of European and Mediterranean
Civilizations di Marsiglia.
Un ricco apparato iconografico documenta e
racconta la realizzazione delle grandi opere murali realizzate per il progetto
Frontier (2012) dagli artisti selezionati in quanto rappresentativi di
componenti stilistiche innovative e fondamentali per l'evoluzione artistica
all’interno di entrambi i movimenti, tagliando trasversalmente un arco storico
che va dagli anni '70 ad oggi: Andreco, Cuoghi Corsello, Daim, Dado, Does,
Eron, Etnik, Hitnes, Honet, Joys, M-city, Phase2, Rusty.
Joys e Rusty - FRONTIER the line of style - 2012 - foto Lara Delle Donne |
Phase2 - FRONTIER the line of style - 2012 - foto Simone Morciano (part.) |
Dado - FRONTIER the line of style - 2012 - foto Lara Delle Donne (part.) |
Eron - FRONTIER the line of style - 2012 - foto Luca Capuano (part.) |
Cuoghi Corsello - FRONTIER the line of style - 2012 - foto Matteo Monti (part.) |
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