giovedì 20 febbraio 2014

IL MOS ITALY - CHAS LOVELETTERS ALL'EDIZIONE 2014 - Esclusiva per SAA - di Giada Pellicari



E' da un po' di anni che studio la genealogia e che sto lavorando alla storicizzazione del Meeting of Styles Italy tramite la pubblicazione di alcuni articoli ma principalmente attraverso la realizzazione del progetto On Writing. Talking about Graffiti and Aerosol Art che avevo curato nel 2012. Si trattava di una serie di conferenze che ho tenuto all'Università IUAV di Venezia dove ho invitato writers come Yama, Made, Dado e associazioni come Urban Code e Ologram,  per discutere insieme di argomenti quali: il Writing a Padova, l'evoluzione dello stile italiano, l'organizzazione di progetti riguardanti il Writing e appunto il MOS Italy, tema che successivamente è stato trattato anche nella pubblicazione in free download che è uscita.
Il Meeting of Styles è una manifestazione nata nel 1996 a Wiesbaden, vicino a Francoforte, nel momento in cui si è resa disponibile una grande area che doveva essere utilizzata come macello e che è stata poi abbandonata. Il posto è stato così scoperto già dalla fine degli anni Ottanta dalla locale scena dei graffiti, divenendo il luogo dove si poteva dipingere illegalmente in maniera libera. Degli anni Novanta è stata, invece, la decisione di demolire l’area, il che ha portato i writers a voler creare uno street event per darle importanza, dando così il via alla graffiti jam che ora viene ritenuta come la più conosciuta e che, successivamente, si è divulgata in tutta l’Europa e nel mondo.
Il Meeting of Styles Italy, portato per primo in Italia nel 2005 dagli EAD per tre edizioni e successivamente preso in mano da Urban Code per altre quattro, si è posto come un luogo di incontro tra i writers, le crew e un’occasione per mettere in luce il proprio stile, ma soprattutto è un evento che probabilmente è riuscito a far conoscere questa disciplina a un più largo pubblico in Italia e a farla emergere a livello mainstream.


 Dater-Nash-Chas Mersch, Luxembourg, 2013

Da Gennaio di quest'anno, perciò, sto seguendo da vicino l'evoluzione dell'organizzazione del Meeting of Styles Italy 2014, grazie soprattutto a Marte che gentilmente mi tiene informata e che insieme alla Nuclear1 sta gestendo la realizzazione dell'evento.
Vi avevo già dato in anteprima all'inizio di quest'anno all'interno dell'intervista che avevo posto a lui ( qui ) alcune news a riguardo e anche un video del writer in azione e, da quel momento, sono uscite moltre altre notizie sul MOS Italy come: chi lo organizzerà, alcuni dei partecipanti e anche lo sponsor (Kobra).
Macs, ad esempio, abile writer e illustratore, è stato invitato sia come ospite all'evento che anche come disegnatore del progetto grafico, cosa che ha realizzato tramite l'inconfondibile tratto dei suoi characters ben conosciuti. In questo caso il personaggio che ha creato per l'occasione è stato contestualizzato all'interno di un paesaggio urbano denotato da un cavalcavia e da una metro, dove, se si guarda bene, si possono riconoscere dei throw up sullo sfondo.
Sappiamo anche di altri big che parteciperanno all'evento che i Nuclear1 stanno organizzando con tanta passione e dedizione: gli italiani Dado, Phiesta, Mind, Made514, Agoch, il polacco Ket124, la francese Kwim,  i tedeschi Same e Semor.
Oggi vi anticipo una nuova notizia a riguardo che ho avuto in esclusiva per l'occasione, ovvero che tra gli invitati stranieri all'evento ci sarà anche uno dei fondatori della famosa crew dei LoveLetters, Chas, con cui ho avuto il piacere di fare un'intervista approfondita che uscirà domani.


Chas-Dater, Eindhoven, 2013

I LoveLetters sono una crew che è nata a Sittad, una città a sud dell'Olanda, nel 2006 di cui i quattro fondatori sono: Tumki, Nash, Chas e Does e che attualmente si è ingrandita raggiungendo gli undici elementi che arrivano da tutta Europa: Dare, Dater, Ozer, Sean2, Biser, Rusl e Puaks.


Nask_Dater_Chas, Koblenz, 2014

Chas è un writer che ha cominciato a fare graffiti da molto giovane nel 1989 in Olanda e precisamente a Nijemegen dove ha continuato fino a che non ha avuto problemi con la legge, un intoppo all'interno della sua carriera che lo ha coinvolto e che lo ha bloccato per sette anni.
Dopo aver superato questo periodo ha ricominciato a fare pezzi, prevalentemente in stretta connessione con fabbriche e luoghi abbandonati, fino a che nel 2006 ha co-fondato la LoveLetters crew insieme a Does e Nash.


Venlo, 2012

Lo stile di Chas può essere definito come un connubio di lettering leggibile e colori forti, come lo stesso ha detto in un' intervista nel 2011, anche se oltre che i pezzi super studiati credo sia molto bello vedere i suoi throw up oppure quelli monocolore come questo di seguito, dove si riesce a riscontrare al meglio lo studio della lettera.
Qui ad esempio si può notare la bellissima fusione tra la A e la H.


2011

I LoveLetters infatti sono ottimi nelle lettere, ma lo sono principalmente nell'uso del colore, con cui riescono a dare un'impressione di tridimensionalità anche non essendo categoralizzabili come quelli appartenenti al filone dei 3D. La tridimensionalità arriva infatti essenzialmente dall'uso della sfumatura e da pezzi che spesso vengono spaccati e spaziati in più parti.
Non ci resta quindi che aspettare il Meeting of Styles Italy per vedere questo maestro da vicino e attendere domani l'uscita dell'intervista a Chas per approfondire al meglio le notizie a riguardo.
Stay tuned!

Chas - Does, Freight, 2013


Giada Pellicari




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