Oggi ho avuto l'occasione di trovarmi con la curatrice di Outdoor, Antonella
Di Lullo che mi ha raccontato il dietro le quinte di questo festival che
inaugurerà il 25 Ottobre all' ex dogana di San Lorenzo, nel cuore di Roma.
Arrivato alla sua quinta edizione.
Arrivato alla sua quinta edizione, il festival dal titolo Moving Forward è il frutto delle quattro
edizioni precedenti che sono avvenute nella zona Ostiense, quartiere della
capitale, arricchitosi di ben 11 interventi. La programmazione dell' anno scorso
si componeva di un muro dipinto dall' artista Rero all' interno dell'
Università Roma Tre e della realizzazione di due mostre fotografiche: quelle di
Martha Cooper e di Niccolò Beretta in cui l' approccio alla fotografia si basa
su due versanti differenti.
Si è concluso il ciclo dei quattro anni con la realizzazione attraverso
il crowdfunding dell' opera di Sten & Lex a Garbatella, uno dei quartieri
più emozionante della nostra città, mentre in contemporanea all' interno del
teatro Palladium è stato realizzato il muro di Luca di Maggio intitolato Moving Forward. Lavoro che è stato l’
ispirazione per dar vita a quest' ultima edizione, dove l' intento principale è
quello di voler riflettere su uno stato dell' arte, vicino al mondo della
street art.
Ph: Matteo Armellini |
Questa edizione si sposta nel quartiere romano di San Lorenzo all'interno di una delle struttura all'epoca funzionale per la città e il
quartiere, la vecchia dogana di Roma che venne dismessa nel 2010. Rimasta
abbandonata si trasforma in questo fattore integrante per questo progetto culturale
curato da Nufactory, per il quale c’è anche l’ idea che questo posto non
esisterà più ed entrerà in scena il fenomeno dell' effimero, che colpisce la
maggior parte delle opere in strada. Anche qui alla dogana materialmente tutte
le opere andranno a morire e vivranno per noi solo un mese ma continueranno a
vivere grazie alla collaborazione con Google
culture institute, infatti attraverso i mezzi di Google street view verranno mappati questi lavori che rimarranno
permanenti sul web, che assume un ruolo fondamentale per questo movimento
insieme alla comunicazione.
JB Rock, Roma, 2014 |
Quest' anno l' organizzazione vuole sdoganare i canoni di
realizzazione usati fino ad oggi lanciando una vera e propria sfida agli
artisti che si sono trovati a relazionarsi con uno spazio differente, ovvero al
chiuso con l’ obiettivo di riuscire ad emozionare attraverso l’arte e una
location riportata in vita. Per un mese le persone che attraverseranno questo
spazio e lo potranno fruire in maniera del tutto differente. Differenti infatti
sono anche le caratteristiche principali di quest' anno: si può pensare ad
Outdoor come ad una biennale con un pizzico di provocazione.
Sono state aperte relazioni e dialoghi e partnership culturali con
diverse ambasciate del territorio che hanno accolto con grande entusiasmo il
progetto Moving forward. Così ogni
nazione avrà il suo padiglione che ospiterà l artista proveniente dal proprio
stesso paese.
Brus, Dublino, 2014 |
Sei padiglioni rappresenteranno l'arte di diverse nazioni, mentre ne
esiste uno per Roma, dove troviamo protagonista finalmente il Writing nella sue
vesti più complete con Brus (sdt-moas), Hoek (aeroes-mas)ed Ike (aeroes-mas),
figure rappresentative ed attive della scena romana, che hanno pienamente
accettato e sono riusciti nella sfida di colpire con l arte il fruitore.
Ike, Milano, 2014 |
Hoek, Brescia, 2014 |
Antonella di Lullo, curatrice del progetto, dopo avermi accompagnata
per i padiglioni della dogana mi ha raccontato della scelta di questi artisti.
Nel padiglione Roma cuore della dogana troviamo tre writer, questa
più che una scelta è voluta essere un vero e proprio omaggio a questa cultura e
alla scena romana, dando la possibilità al pubblico di osservare la tecnica e
la potenza estetica dei graffiti con un tempo di fruizione a ritmo di museo. Troviamo
poi una piccola stanza dedicata alle ricerche dei più giovani tra cui Jack Fox
dal Sud Africa e TNEC, artista romano, che si trovano faccia a faccia con due
stili opposti ma uniti nella freschezza della ricerca, mentre successivamente
il lavoro di DOT DOT DOT, artista norvegese. Proseguendo abbiamo un’installazione
del artista francese Thomas Canto e di fronte l’ artista Giapponese Lady Aiko.
Dot Dot Dot, Nuart Festival, 2014 |
Thomas Canto, Parigi, 2014 |
Segue il corridoio dipinto da Galo artista scelto dalla curatrice
per il lavoro e per dare spazio alla sua città natia Torino che possiede un
panorama noto e importante a livello artistico.
A sorpresa un Buff Monster, che non era stato inserito nella line
up, ma che, a seguito di circostanze fortuite è intervenuto con un lavoro.
Buff Monster, New York, 2014 |
A darvi il benvenuto sarà il padiglione Italia con l' intervento site specific di JB Rock, una stanza che,
come mi ha spiegato la curatrice, è stato il work in progress per eccellenza
con un continuo relazionarsi allo spazio. Lo stesso è stato per il duo greco
Blaqk i quali messi alla prova, hanno realizzato un intervento molto geometrico
impreziosito dalla calligrafia per una stanza geometrica ma irregolare. Seguendo
troviamo l’artista Laurina Paperina, scelta per le sue visioni colorate con i
suoi cartoon dall’ humour allegro e tragicomico.
Laurina Paperina, San Francisco, 2014 |
Faith47, CapeTown, 2014 |
Nel corridoio che segue l'
intervento di Faith 47 che è stata la prima a dare inizio al processo pittorico
di questo spazio. Infine troviamo all' esterno l'opera di arte contemporanea
dell' artista Davide Dormino, che però lo spettatore potrà viversela solo
guardandola dall’ interno. Ma il senso del opera va più a fondo del semplice gioco,
ridando vita ad un binario morto, dando così il via ad un discorso di rianimare
ciò che non è più in uso, un po’ il concept di questo festival.
Durante l' opening del 25 Ottobre ci sarà la presentazione del
catalogo edito da libri Drago, nel quale sarà racchiuso il percorso di questi
cinque anni a ritroso a partire quindi dall' ultima edizione. E’ un catalogo
principalmente fotografico che raccoglie tutte le foto delle opere lasciate in
strada nei quattro anni di festival, e una sezione di eventi speciali come le
mostre e gli interventi dislocati per la città.
Il festival durerà un mese: nei weekend lo spazio sarà aperto al
pubblico con diverse attività culturali al di là della mostra e ci saranno
delle visite guidate sia all’ interno che all’ esterno dell' ex dogana.
Gloria Viggiani
Info: http://www.out-door.it/
Tutte le immagini sono prese da pagine facebook.
Foto copertina: Blaqk, Traffic Design Festival, 2013
Presto la gallery dei lavori realizzati in occasione di Outdoor.
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