In the 90’s, this recurring theme became
the source of inspiration for a sort of “Narrative Walls” painted by Mode2,
where the pause between Names gave the opportunity to develop a storyboard
distributed along the wall’s surface, similar to a comic strip. “Narrative
Walls” became another occasion to give themes to compositions by multiple artists,
like a sequence-shot on an urban scale that recalled the collective spirit of
Writing, originally centred on group actions on long, rectilinear trains.
A.
Caputo, All City Writers, p.116
E’ da un
mese ormai che vengo costantemente aggiornata su di una murata a Nerviano che, ancor prima di essere completata, si è imposta come un nuovo fenomeno virale nel
web. Una murata che, a mio avviso, lascerà il segno. Ovviamente sto parlando di
quella intitolata come Dino
Wall, organizzata da Cheone insieme a Rocco Pavone e Andrea
Crea ai lati del campo da basket comunale. Oggi ho la possibilità di pubblicarla completa in esclusiva, grazie alla disponibilità dei writer che vi hanno preso parte.
Dino Wall ha avuto diverse fasi di realizzazione,
cominciando dalla scelta del luogo, alla richiesta dei
permessi, fino all’idea generale del tema, che è stato sviluppato lungo i trenta
metri di lunghezza e sei di altezza che la compongono.
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Sfondo |
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Prime fasi |
Dipinta in più appuntamenti e terminata solamente Giovedì scorso, ha visto l’avvicendarsi di tredici writer dell’hinterland milanese, che sono stati chiamati da Cheone
sia per affinità stilistica che anche per caratteristiche peculiari, spaziando
dal figurativo al lettering, qui scritti in ordine da sinistra a destra: Crea,
Basko, Asker, Wesh, Jab, Cheone, Blob, Smake, Marte, Neon, Mor, Mate e Imack.
Nata in
collaborazione con l’Associazione Giovani Nervianesi e grazie all’Assessorato
alla Cultura, si è sviluppata seguendo il tema dei dinosauri, scelto per la
volontà di creare un percorso visivo inerente a un soggetto che sarebbe
potuto piacere ai reali fruitori del campo da basket comunale, ovvero maggiormente i bambini e gli adolescenti.
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Wesh, bozza |
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Jab, bozza |
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Jab, bozza |
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Mor, bozza |
Grazie a
Dino Wall, i protagonisti hanno
apportato nuovi spunti tematici all’interno del mondo del Writing milanese, denotando
una volontà nel far risaltare la murata complessiva e l'argomento rappresentato
nella sua totalità.
La storia preistorica scorre orizzontalmente, tra un dinosauro e un lettering, che si pongono tridimensionalmente
su di uno sfondo realizzato a mano da Cheone, il quale, in questo modo, ha dato
una dimensione cromatica unitaria, successivamente utilizzata anche da tutti gli
altri. E’, altresì, questa scelta che aiuta a dare un’idea di globalità e completezza, prendendo forma a partire dalla commistione tra alcuni toni caldi, come il giallo, l’arancio e il marrone.
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Crea |
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Mate e Imack, particolari |
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Marte, Neon, Mor |
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Crea, Basko, Wesh, Asker |
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Cheone, particolare |
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Neon, particolare |
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Asker, Wesh, Jab |
I figurativi sono eccellenti, caratterizzati da grandi dimensioni prospettiche, capacità pittoriche, definizioni minuziose di pelli e pellicce che si possono vedere nei lavori di Crea, Cheone, Neon, Blob, Mate e Jab. I
lettering sono di diverse tipologie: si va dal 3D spinto, come nel caso di Wesh
e Asker, più geometrico il primo, più sinuoso e fluttuante il secondo; all'uso dello sfumato e del non finito nei pezzi di Basko e Marte; fino ad un lettering
maggiormente definito, molto più incline a una dimensione di wildstyle che, invece,
riguarda prevalentemente Smake e Mor, i quali, però, abbracciano ugualmente un’idea
di tridimensionalità.
E’ così
che viene riproposto il modello di murata tematica o narrativa, di matrice
prevalentemente europea e che nella storia del Writing italiano ha avuto alcuni
apici nel nord-est.
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Mate, particolare |
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Blob, particolare |
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Wesh, particolare |
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Asker, particolare |
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Smake, particolare |
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Marte, particolare |
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Mor, particolare |
Se
andiamo a vedere poi le esperienze pregresse dei singoli componenti, è facile comprendere
come il risultato finale che ne scaturisca sia così omogeneo e di grande
impatto. Ad esempio, si ricordano: i graffiti dell’Interplay (crew originaria
di Asker), nota per la realizzazione di pareti chiamate “Interplayate”, ovvero
lavori dove i diversi pezzi andavano a confluire nella formazione di un
progetto più ampio; l’esperienza tedesca di formazione di Cheone, cresciuto con
l’idea di creazione di murate complesse e totali; gli N1 che da diversi anni propongono pareti monotematiche
(come quella in blocco a Rozzano con il nome della crew, quella più famosa di
Hulk o quella di Pinocchio dipinta sopra a quest’ultima in occasione del MOS
2014).
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Wesh |
Si può considerare tra i primi iniziatori delle murate tematiche o narrative il ben noto Mode2, che si
muoveva tra Londra e Parigi, il quale è divenuto uno dei primi writer cardine per
l’evoluzione del Writing e del character in Europa.
Mode2 ha descritto in questo modo cosa intende per tali tipologie di murate: “What I intend as narrative painting is a wall in which the pieces
set the rythm and the spaces between them contain characters or drawings that
set the theme and develop it in successive scenes” (Mode2, All City Writers, p. 116).
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Dino Wall in progress |
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Dino Wall, completo, da sx a dx: Crea, Basko, Wesh, Asker, Jab, Cheone, Blob, Smake, Marte, Neon, Mor, Mate, Imack |
Ogni
volta che si realizzano dei progetti di questo tipo è giusto chiedersi anche
quale sia la risposta della comunità. A Nerviano sembra che vi sia già stato
un riscontro molto positivo, e che questo magico sfondo del campo da basket
si stia velocemente ponendo come un nuovo fulcro di aggregazione, luogo di passaggio e
di riscoperta da parte dei giovani nervianesi.
Giada Pellicari
Un
grazie in particolare a Cheone per le foto e la disponibilità
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