lunedì 16 febbraio 2015

Dino Wall a Nerviano - la murata completa in esclusiva - di Giada Pellicari



In the 90’s, this recurring theme became the source of inspiration for a sort of “Narrative Walls” painted by Mode2, where the pause between Names gave the opportunity to develop a storyboard distributed along the wall’s surface, similar to a comic strip. “Narrative Walls” became another occasion to give themes to compositions by multiple artists, like a sequence-shot on an urban scale that recalled the collective spirit of Writing, originally centred on group actions on long, rectilinear trains.
A. Caputo, All City Writers, p.116


E’ da un mese ormai che vengo costantemente aggiornata su di una murata a Nerviano che, ancor prima di essere completata, si è imposta come un nuovo fenomeno virale nel web. Una murata che, a mio avviso, lascerà il segno. Ovviamente sto parlando di quella intitolata come Dino Wall, organizzata da Cheone insieme a Rocco Pavone e Andrea Crea ai lati del campo da basket comunale. Oggi ho la possibilità di pubblicarla completa in esclusiva, grazie alla disponibilità dei writer che vi hanno preso parte.
Dino Wall ha avuto diverse fasi di realizzazione, cominciando dalla scelta del luogo, alla richiesta dei permessi, fino all’idea generale del tema, che è stato sviluppato lungo i trenta metri di lunghezza e sei di altezza che la compongono.

Sfondo

Prime fasi

Dipinta in più appuntamenti e terminata solamente Giovedì scorso, ha visto l’avvicendarsi di tredici writer dell’hinterland milanese, che sono stati chiamati da Cheone sia per affinità stilistica che anche per caratteristiche peculiari, spaziando dal figurativo al lettering, qui scritti in ordine da sinistra a destra: Crea, Basko, Asker, Wesh, Jab, Cheone, Blob, Smake, Marte, Neon, Mor, Mate e Imack.
Nata in collaborazione con l’Associazione Giovani Nervianesi e grazie all’Assessorato alla Cultura, si è sviluppata seguendo il tema dei dinosauri, scelto per la volontà di creare un percorso visivo inerente a un soggetto che sarebbe potuto piacere ai reali fruitori del campo da basket comunale, ovvero maggiormente i bambini e gli adolescenti.

Wesh, bozza

Jab, bozza

Jab, bozza

Mor, bozza

Grazie a Dino Wall, i protagonisti hanno apportato nuovi spunti tematici all’interno del mondo del Writing milanese, denotando una volontà nel far risaltare la murata complessiva e l'argomento rappresentato nella sua totalità.
La storia preistorica scorre orizzontalmente, tra un dinosauro e un lettering, che si pongono tridimensionalmente su di uno sfondo realizzato a mano da Cheone, il quale, in questo modo, ha dato una dimensione cromatica unitaria, successivamente utilizzata anche da tutti gli altri. E’, altresì, questa scelta che aiuta a dare un’idea di globalità e completezza, prendendo forma a partire dalla commistione tra alcuni toni caldi, come il giallo, l’arancio e il marrone.

Crea

Mate e Imack, particolari

Marte, Neon, Mor

Crea, Basko, Wesh, Asker

Cheone, particolare

Neon, particolare
Asker, Wesh, Jab

I figurativi sono eccellenti, caratterizzati da grandi dimensioni prospettiche, capacità pittoriche, definizioni minuziose di pelli e pellicce che si possono vedere nei lavori di Crea, Cheone, Neon, Blob, Mate e Jab. I lettering sono di diverse tipologie: si va dal 3D spinto, come nel caso di Wesh e Asker, più geometrico il primo, più sinuoso e fluttuante il secondo; all'uso dello sfumato e del non finito nei pezzi di Basko e Marte; fino ad un lettering maggiormente definito, molto più incline a una dimensione di wildstyle che, invece, riguarda prevalentemente Smake e Mor, i quali, però, abbracciano ugualmente un’idea di tridimensionalità. 
E’ così che viene riproposto il modello di murata tematica o narrativa, di matrice prevalentemente europea e che nella storia del Writing italiano ha avuto alcuni apici nel nord-est.

Mate, particolare

Blob, particolare

Wesh, particolare

Asker, particolare

Smake, particolare

Marte, particolare

Mor, particolare

Se andiamo a vedere poi le esperienze pregresse dei singoli componenti, è facile comprendere come il risultato finale che ne scaturisca sia così omogeneo e di grande impatto. Ad esempio, si ricordano: i graffiti dell’Interplay (crew originaria di Asker), nota per la realizzazione di pareti chiamate “Interplayate”, ovvero lavori dove i diversi pezzi andavano a confluire nella formazione di un progetto più ampio; l’esperienza tedesca di formazione di Cheone, cresciuto con l’idea di creazione di murate complesse e totali;  gli N1 che da diversi anni propongono pareti monotematiche (come quella in blocco a Rozzano con il nome della crew, quella più famosa di Hulk o quella di Pinocchio dipinta sopra a quest’ultima in occasione del MOS 2014).

Wesh

Si può considerare tra i primi iniziatori delle murate tematiche o narrative il ben noto Mode2, che si muoveva tra Londra e Parigi, il quale è divenuto uno dei primi writer cardine per l’evoluzione del Writing e del character in Europa.  
Mode2 ha descritto in questo modo cosa intende per tali tipologie di murate: “What I intend as narrative painting is a wall in which the pieces set the rythm and the spaces between them contain characters or drawings that set the theme and develop it in successive scenes”  (Mode2, All City Writers, p. 116).

Dino Wall in progress


Dino Wall, completo, da sx a dx: Crea, Basko, Wesh, Asker, Jab, Cheone, Blob, Smake, Marte, Neon, Mor, Mate, Imack

Ogni volta che si realizzano dei progetti di questo tipo è giusto chiedersi anche quale sia la risposta della comunità. A Nerviano sembra che vi sia già stato un riscontro molto positivo, e che questo magico sfondo del campo da basket si stia velocemente ponendo come un nuovo fulcro di aggregazione, luogo di passaggio e di riscoperta da parte dei giovani nervianesi.


Giada Pellicari


Un grazie in particolare a Cheone per le foto e la disponibilità

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