Ho avuto il piacere di fare un'intervista a Macs, noto writer italiano riconosciuto anche a livello internazionale prevalentemente per i suoi characters. Da diversi anni Macs si occupa anche di illustrazione, di tele e sculture, ma in realtà non ha mai abbandonato anche l'utilizzo del Lettering, aspetto di cui non tutti sono al corrente. Di questo e di molto altro abbiamo parlato in questa lunga chiacchierata, che in realtà è diventata quasi il sunto di almeno un anno di conversazioni tra noi due sul suo lavoro.
Giada: Hai
visto i primi graffiti agli inizi degli anni Novanta, quando eri molto giovane.
Da lì hai cominciato a fare sia Lettering che characters nella tua città natale
che è Lanciano. Vuoi raccontarci la scena in quelle zone e quali sono state le
tue influenze più importanti?
Macs: Da
piccolo avevo la passione del disegno e mi interessavo a tutto ciò che fossero
fumetti, cartoni animati, dipinti, finchè mi è capitato di vedere su qualche
rivista di skate i primi servizi sui graffiti e ne rimasi molto affascinato. I
miei amici che vedevano i miei disegni mi dicevano sempre: “Perchè non provi a rifare
qualche tuo disegno sul muro?”. Ma a me sembrava così difficile che l'idea non
mi sfiorava neppure lontanamente, finchè una sera mi son deciso a provare e mi
si è aperto un mondo.
Stay true, Lanciano 2013 |
Mi son divertito così tanto che da lì in poi non ho più
smesso. A Lanciano la scena dei graffiti
era praticamente inesistente, un po’ alla volta ho cominciato ad approfondire
sempre di più l'argomento, ed in alcuni viaggi con la mia famiglia a Roma ed in
Svizzera ho avuto l'occasione di vedere per la prima volta dal vivo dei
graffiti di Bam5, Delta, Dare ed altri writers.
Smile, Bologna 2013 |
Qualche anno dopo conobbi
qualche altro writer della mia città ma tappini, spray, erano ancora un tabù. Allora cominciai a sperimentare di tutto, costruendomi
tappi con gli erogatori dei profumi e dei medicinali, per avere tratti migliori
e riuscire a riprodurre il più fedelmente possibile ciò che disegnavo su carta.
La città più vicina era Pescara dove ogni tanto andavo per vedere i pezzi di
Disney, A.S.I.A. crew, e qualche atro writer. Nel ‘96 andai ad Ancona per
assistere alla mia prima vera Jam "Juice96". Lì ebbi la possibilità
di veder dipingere dal vivo tanti writers italiani e stranieri tra cui Dare,
Can2 ed in particolare Mode2 che ancora oggi per me rimane uno dei miei
preferiti in assoluto.
Hello Friends, Watercolors on cardboard - 30 cm x 21 cm - 2012 |
G: Sei
famoso sia nel nostro paese che all’estero per essere uno dei migliori Writers
italiani che fanno puppets e characters. Il tuo stile negli anni è divenuto
inconfondibile, soprattutto per la riconoscibilità del viso dei tuoi characters,
per l’utilizzo di un segno di matrice illustrativa sul muro, il tutto condito
da colori e sfumature cangianti. Vuoi raccontarci l’evoluzione dei tuoi
characters e qual è stata l’idea alla base di questi personaggi così
riconoscibili?
Find your way, Paliano (Rm) 2013 |
M: Oltre
al lettering, la mia passione per il disegno mi ha portato ad approfondire e
curare molto il lato figurativo dei graffiti. Ho sempre pensato che ai graffiti
come ad una forma di comunicazione, ecco perchè ho sempre prediletto un lettering
ben leggibilie, ma con il figurativo si può comunicare molto più che con un
lettering. Questo mi ha spinto ad evolvere molto il lato dei characters, anche
se devo dire che i primi anni i risultati non erano così soddisfacenti, dovevo
disegnare personaggi molto semplici per riuscire a riprodurli a spray, pian
piano più acquisivo tecnica e più aggiungevo dettagli, poi col passare degli
anni disegnando sempre son riuscito ad evolvere i personaggi fino a quello che
sono adesso.
Capitalism, 20x20 cm - Pencil on paper - 2013 |
Disegno tutti i giorni e quando ho un'idea finchè non ottengo
quello che voglio rifaccio lo stesso disegno anche decine di volte. Per me è
fondamentale tirare fuori sempre cose nuove, originali e ben distinguibili. Negli
anni in cui ho iniziato a dipingere bastava copiare un piccolo particolare,
anche solo una tag o una colorazione che ti etichettavano come un toy, oggi invece
vedo molte cose che non sono altro che un miscuglio di cose prese da internet, da
varie persone, e tutto questo proprio non mi piace, ci vogliono anni per
arrivare ad avere un proprio tratto, un proprio stile.
Slave of time Sofia, (Bulgaria) 2013 |
G: Attualmente
i tuoi characters risultano essere una confluenza tra diversi mondi, quello del
Writing, quello dell’illustrazione, quello del graphic design e quello della
Street Art. Come vedi la fusione tra questi diversi ambiti? Riconosci un’evoluzione
del puppet del Writing nelle forme odierne di Street Art che sono
caratterizzate essenzialmente da linguaggi figurativi?
M: Oltre
allo spray dipingo molto usando varie tecniche, acquerelli, acrilici, olio e
questo ha contribuito molto all'evoluzione e alla personalizzazione del mio
stile. Mi piace molto riprodurre gli effetti delle pennellate nei miei
personaggi a spray come se fossero dei dipinti. Sono anche un graphic designer e questo mi influenza molto nella
"impaginazione" dei miei graffiti su muro, nell'inserire titoli e
testi vari o nell'usare determinati effetti grafici.
Exit from the rules, Ferrara 2013 |
Oggi a differenza di molti
anni fa ci sono a disposizione strumenti pazzeschi, come nuovi spray
supercoprenti e che fanno tratti finissimi senza dover essere per forza mostri
della tecnica, tappini di tutti i tipi e video su internet dove chiunque può
vedere come si realizza un graffito, questo contribuisce non sono a far si che
i graffiti raggiungano degli standard qualitativi sempre più alti e fino ad
anni fa impensabili specialmente per quello che riguarda il lato figurativo ma
anche ad un avvicinamento nei confronti di quest'arte da parte di un pubblico
sempre più vasto, sia nel bene che nel male.
Slaves of time, Dozza (Bo) 2013 |
La parola street art va presa con
le pinze, a volte mi fa pensare più ad un gran calderone, perchè per me si può
anche racchiudere tutto con la parola street art, ok, ci sono street artist
molto validi, ma i graffiti sono i graffiti, hanno le loro origini, un loro
background e sono una cosa ben diversa ed a se stante.
Macs e Etnik, Good thinks, Atessa (Ch) 2013 |
G: Macs
non è solo characters ma è anche Lettering. Ho visto dei tuoi throw up con Dado
davvero molto simpatici oppure i pezzi in cui riesci a scrivere Macs
all’interno dei tuoi personaggi: un esempio è quando il nome diventa parte dei
pantaloni o la tuta stessa. Vuoi raccontarmi del tuo Lettering e della sua
evoluzione, ma soprattutto del connubio tra i due?
M: Per me
è importante che un writer non perda mai di vista le origini, dipingo sempre
ovunque o su qualsiasi superficie. Mi piace molto fare throw up, tag ed il
lettering rimane sempre un elemento molto importante. Come dicevo prima ho
sempre prediletto un lettering semplice perchè più leggibile, e mi piace molto integrarlo
in base al contesto, trasformarlo in tessuto, braccia, mani, mantenendo un'uniformità
figurativa con un eventuale character.
Problems Burgas, (Bulgaria) 2013 |
G: Recentemente
nei tuoi lavori si iniziano a vedere anche delle scritte “descrittive”, dei
veri e propri titoli, come ad esempio nel caso di Capitalism, Mare Nostrum, Neverending Trip. Questo implica dare ai
pezzi dei concetti di narrazione e temporalità, forse degli approcci nuovi
rispetto al Writing stesso, ma che invece ricalcano una forma tipica del frame
del fumetto e dell’illustrazione. Come sono nati questi lavori e come
concepisci i pezzi stessi?
M: Da
quando ho iniziato a dipingere ho sempre dato un senso a tutti i miei graffiti,
inserendo o comunque dando un titolo ad ogni mio disegno, integrando scritte nel
background o titoli, finchè non sono arrivato a scriverceli direttamente su.
Capitalism, San Vito (Ch) 2014 |
Mare Nostrum, San Vito (Ch) 2014 |
Travel inconvenience, Gemona del Friuli 2013 |
G: Il mese
scorso è uscita la tua grafica per il Meeting of Styles Italy 2014, che come
sempre ho trovato molto simpatica e azzeccata, anche perché oltre alla
riconoscibilità del tuo character è presente un paesaggio urbano con dei throw
up alle spalle. Com’è nata la collaborazione con i Nuclear1 per il MOS Italy? Cosa
ti aspetti da questa edizione?
Street attitudes, 20x20 cm - Pencil on paper - 2013 |
M: La
grafica per il MOS l'ho realizzata molto di getto ed in pochissimo tempo e
nell'illustrazione ho voluto inserire tutti gli elementi del Writing per me
fondamentali. Conosco uno degli organizzatori da diversi anni, son bravi
ragazzi e per me è stato un piacere realizzare la grafica del flyer, mi sembra
che sia stato un bell'evento e che siano usciti fuori dei bei muri.
G: Recentemente
hai organizzato Muzii Market, un evento a Pescara dove hai coinvolto nomi
interessanti della scena come ad esempio Popay, Lazoo, Caktus & Maria,
Kunos e Mr. Thoms. Vuoi raccontarci com’è andata e porre una riflessione sul
rapporto tra Writing e istituzioni?
M: Mi è capitato diverse volte di organizzare eventi
di graffiti, e da un lato, fa sempre piacere quando le istituzioni si
interessano a quest'arte. In questo caso son stato contattato per organizzare
l'evento di Pescara dove ci è stato chiesto di dipingere i dieci spazi di una delle
facciate del mercato coperto, recentemente restaurato. Ho sottoposto
all'amministrazione una lista di diversi writers italiani ed esteri ed insieme
abbiamo selezionato dieci artisti. Sono molto soddisfatto dell'evento perchè c'è
stata una grandissima affluenza di persone ed un forte interesse da parte di
tutti, poi i muri realizzati sono molto belli. E' importante che le amministrazioni
riconoscano i graffiti come forma d'arte e che diano spazi ai writers dove
poter dipingere liberamente, spero che questa cosa prenda sempre più piede.
I don't miss anything, Pescara 2014 |
Ph: Macs
Intervista di Giada Pellicari
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