giovedì 31 marzo 2011

MUSICA IN PANCHINA

Domenica 03 aprile 2011 dalle 15.00 fino al tramonto presso il parco di S. Martino a Conegliano il Progetto Giovani del Comune di Conegliano in collaborazione con il Bar Radio Golden festeggerà l’arrivo della primavera insieme a giovani musicisti e band che suoneranno in acustico regalando sonorità e colori alla nuova stagione….ma anche insieme a giovani artisti che esporranno le proprie opere creative: foto, disegni, installazioni, creazioni con materiali insoliti e innovativi e tanto altro…

Tra i musicisti: Luca Ciube Aliberti, i Lunatici (Nicola De Pellegrin, Paolo Perin, Giovanni Saccon, Dimitri Zago), i Lumaca (Luca Corvino, Matteo Borsoi, Romina Modolo), Giulio Tonon, i Sivers, Elisa Padoin, Giulio Tonon, Andrea Ganga Granzotto, Domus In Arbore, The Big Bus Stop Station (Luca Poloni, Giorgio Spadotto, Nicola Buso), Samuele Callegari, Alexandra Soare, SensimillA (Keti e Silvia) da Vicenza e tanti altri!

Tra gli artisti: Deborah Brugnera, Mattai Pasin, Giulia Cesca, Stefania Conci, Enrico Salvadori, Elyes Viol, Caterina Mognol, Marco Iacovino, Cecilia Sdao, Laura Battiston, Matteo Della Libera, Giulia Frullia, Lilly Cremesini, Andrea Gottardi, Simonetta Gatto, Giulia Vedovato, Lucia Fioretti, Giulia Toffoli, FranCe, Davide MAset, Mario Pizzol, Giuliano Pagot, Paolo Bassani, Elisa Piccin, associazione Ceramisti di Scomigo...e altri ancora!

Il parco per l’occasione si vestirà quindi di musica e di arte, anche attraverso una scenografia tipicamente primaverile.
La serata proseguirà dalle 19.30 con il concerto degli udinesi CAMERAMIA presso il bar Radio Golden, in collaborazione con il Bianconiglio di Vittorio Veneto.

La famiglia CAMERAMIA nasce in Friuli nel 1876 dall’incontro tra madame silvia (voce) e lady Giulia (pianoforte); il nucleo si amplia successivamente con l’arrivo di Lucia (violino), Luca (batteria) e infine Marianna (contrabbasso). Lo stile proposto fonde classico e contemporaneo, unendo pop, folk e rock sperimentale, per raccontare storie di personaggi immaginari dell’epoca vittoriana.
Nell’estate 1879 esce il primo EP registrato presso l’Insecta records (UD).
Numerose le collaborazioni con artisti locali, tra cui Mademoiselle Anna Pontel, che realizza alcuni costumi di scena, mentre sul palco hanno affiancato Julia Kent, Lawrence Arabia, Wooden Shjips, The Field e Teho Teardo.
Nell’agosto del 1880 la famiglia ha viaggiato nel tempo per esibirsi come band emergente all’Ypsigrock Festival 2010 di Castelbuono (Palermo).
Il gruppo è attualmente impegnato nella composizione di nuovi pezzi, in attesa dell’uscita dell’album “Cameramia”, registrato presso gli studi dell’Atracoustic di Pordenone.

L’evento intende promuovere le realtà musicali del territorio (e non solo) e della sala prove comunale Igloo e valorizzare attraverso l’esposizione le creazioni artistiche espressione dei talenti giovanili.

La cittadinanza è invitata.

Ingresso libero

per Informazioni:
Progetto Giovani di Conegliano (Stazione Ferroviaria)
piazzale Aldo Moro, 8
tel. 0438.413252 fax. 0438.413368 cel. 331.5768701
mail: progettogiovani@comune.conegliano.tv.it

HEY MAMA!


★★ Venerdì 1 APRILE @ MAMMAMIA Disco&Club ★★

★★★ HEY MAMA! - La chiusura invernale ★★★


HIP-HOP / R&B / DANCEHALL / REGGAETON


Le rocce di nuovo pronte a far vedere le stelle al MammaMia per la chiusura dei venerdì della prima stagione invernale. Un appuntamento da non perdere, che anticipa altri eventi che infuocheranno le piste della Regione a ritmo di black music!


► ROC STARS
----------
DEO
SOULJA
DEK


▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲

INGRESSO OMAGGIO fino alle 00.00
Dopo uomo € 12,00 con consumazione
Dopo donna € 8,00 con consumazione

> BUS NAVETTA GRATUITO > 329 5943542
> INFO TAVOLI PRENOTAZIONI > 800 178 702

Death By Bass


mercoledì 30 marzo 2011

JESUS LOVES ITALY




Nella notte tra il 17 e il 19 marzo, Milano è stata letteralmente invasa dall'urlo di patriottismo che i rappresentanti della street art lombarda hanno voluto lanciare, in una sorta di pop patriottismo molto divertente e alternativo!


Gesù che ammette il suo amore per l'Italia è la risposta tricolore a Shepard Fairey e alla sua personale visione del presidente USA Barack Obama!

HIP HOP NIGHT @ Fossalta di Portogruaro

Ora: Domani alle 21.30 - venerdì alle 1.30
Luogo: ONtheRoad
VIA M. L. KING 9/D
Fossalta di Portogruaro, Italy

Creato da: Fedro Invisibile d'Altilia
Maggiori informazioni: Micro: INVISIBILE
Selecta: NG

Live di: WAT, TRAMA e TRIO FLAGELLO

and

FREESTYLE SESSION

Scambio internazionale sulla Street Art

Per ragazzi italiani dai 17 ai 25 anni

SEDE FORMATIVA
Lo scambio internazionale si svolgerà a Los Narejos, Murcia, Spagna. Los Narejos è una piccola cittadina sulla costa della Regione di Murcia che affaccia sul Mar Menor. La popolazione della città è di circa 25.000 abitanti ma aumenta notevolmente durante l'estate. Lo scambio sarà ospitato presso l'Acquatic Mar Youth Center, soggetto anche di una delle azioni di arte urbana dello scambio. Il Centro propone attività di sport e ricreative per i giovani e si trova sul lungomare di Los Narejos. Nel fondo di questa pagina trovate un breve video e le immagini della location.

STREET MUSEUM
L'associazione culturale Street Museum è l'ente promotore dello scambio. E' una associazione senza scopo di lucro fondata nel 2008 nel quartiere di San Pio X a Murcia,in Spagna, da molti membri attivi della cultura Hip Hop della città con l'obiettivo di promuovere e diffondere le attività legate alla cultura underground. L'associazione, lavorando in special modo sull'arte e la riqualificazione urbana, contribuisce alla valorizzazione di comportamenti positivi quali il rispetto dell'ambiente comune, l'impegno personale mirato alla realizzazione di un progetto collettivo, l'arte e il suo utilizzo in ambito urbano come antidoto al degrado delle città. L'associazione collabora attivamente con organizzazioni pubbliche e non governative a livello regionale, programmi di formazione nazionale ed europeo, mostre, eventi e scambi culturali. Durante l'anno 2010 l'attività dell'associazione si è concentrata sulla promozione della "Hall of Fame: Street Museum", basato sulla creazione di una rete di muri legali su cui dipingere graffiti nella regione di Murcia, la partecipazione ad uno scambio culturale "ONE LOVE" a Varsavia e l'organizzazione della seconda edizione di WALLS, progetto di scambio già realizzato nel 2006 a Roma e promosso dal CEMEA del Mezzogiorno.

TEMATICA DELLO SCAMBIO
Il gruppo multiculturale realizzerà un murales sulla facciata esterna del centro Acquatic Mar Youth Center che si affaccia sul lungomare, un muro estremamente visibile anche arrivando dal mare. Ciascun gruppo nazionale dovrà ideare un bozzetto generale dell'opera da realizzare durante la preparazione nel proprio paese. Questa idea generale verrà poi, una volta arrivati a Murcia, confrontata e discussa con gli altri gruppi nazionali per giungere ad un progetto codiviso da mettere in opera.

I PAESI PARTECIPANTI

- SPAGNA
- ITALIA
- POLONIA
- PORTOGALLO
- FRANCIA

PREPARAZIONE IN ITALIA
Ai partecipanti selezionati verrà comunicata la data del primo incontro con lo youth leader accompagnatore, Pallotta Simone, esperto di arte urbana, presso la sede di Via Argentina Altobelli 32 a Roma. Lo Youth Leader ha partecipato alla visita preparatoria con gli altri youth leaders sul posto e sarà in grado di introdurre il gruppo alla tematica dello scambio e guidarlo nella preparazione dello stesso e per l'organizzazione da parte del gruppo italiano del proprio contributo alla cena interculturale prevista.


AL PARTECIPANTE VIENE FORNITO...

* preparazione prima della partenza
* supporto nella organizzazione del viaggio da parte del CEMEA del Mezzogiorno
* anticipazione del 70% dei costi di viaggio da parte dell'organizzazione di supporto in Italia
* assicurazione per la responsabilità civile verso terzi e medica
* vitto e alloggio nel paese di accoglienza
* uno youth leader che accompagnerà il gruppo italiano
* un rappresentante dello staff organizzativo dell'associazione di accoglienza che si occupa della gestione dell'attività all'estero


CONDIZIONI ECONOMICHE

VIAGGIO

La Commissione Europea impone che il 30% del viaggio sia assolutamente a carico dei partecipanti, proprio come impegno personale nell'attività. Il resto del costo del viaggio verrà invece anticipato dal Cemea del Mezzogiorno e rimborsato poi dall'associazione di accoglienza.

La quota di partecipazione allo scambio è stata fissata a 100 euro al fine di contribuire a coprire i costi di preparazione e i consumi necessari ad organizzare lo scambio e non coperti dal programma Gioventù in Azione. Questa quota è da considerarsi aggiuntiva al 30% del costo del biglietto di viaggio e per persona.


COME PARTECIPARE
Sono disponibili 4 posti per giovani tra i 18 ed i 25 anni per comporre il gruppo italiano dei partecipanti.

Per fare domanda di partecipazione scaricate il modulo di iscrizione cliccando QUI e seguite le istruzioni riportate all'interno.

Se vi sono domande o segnalazioni a cui non risponde la presente pagina web, potete contattarci inviando una mail (scambi@replay.cemea.it)
oppure telefonando al numero 06 45492629 dalle 10.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì.

martedì 29 marzo 2011

IL TEMPO

RasasawaSound - "Il Tempo" from [LFZ] Les Freres Zombie [LFZ] on Vimeo.

STREET ART DI GUERRA ANTI-GHEDDAFI


Reportage sulla street art di guerra. Esiste. Oggi ne parleremo ma sopratutto la vedremo. Poco prima dell'intervento Onu in Libia, poco prima che le forze dei ribelli iniziassero a ritirarsi lentamente dentro Tripoli, Misurata e Bengasi, Finbarr O'Reilly, coraggioso fotografo dell'agenzia stampa tedesca Reuter, è riuscito ad immortalare dei preziosissimi casi di street art contro il colonnello Gheddafi.

Una vera e propria esplosione artistica, una voce spinta dal sentimento di odio e di riscatto verso il dittatore libico. Come molti dittatori Gheddafi aveva
assunto uno stretto controllo sulla sua immagine.

Con l'avvento della ribellione la libertà di espressione nelle zone controllate dagli opponenti al regime è dilagata, tentando di rovesciare l'egocentrismo iconografico che ha regnato per oltre 40 anni di regime.


Caricature, graffiti sono sbocciati sui muri e le strade delle città e degli avamposti in mano ai ribelli. Si tratta di "vignette di guerra", crude, in certi casi antisemite, quest'ultime fanno riferimento alle origini ebree del Colonnello, ma cariche anche di ironia e voglia di ossigeno. Osservandole con attenzione si legge tutta la storia ma sopratutto l'attuale sentimento del popolo libico.

Una piccola conquista, quella della libertà di espressione, su cui molto poco si riflette nel nostro paese. In molti paesi occidentali simili immagini si è liberi di crearle, darle in mano ad un editore, ottenere una pubblicazione riuscendo a creare un profitto personale oltre che un capitale simbolico di successo.


In altri casi si prendono bombole, fettuccine di corda e ci si avventura in giro per le periferie dei centri urbani creando veri e propri capolavori come oscene amenità. Ma sta a noi scegliere se farlo o meno.


Questi sono i primi assaggi di libertà libica. Godiamoceli. Senza retorica e senza tirare conclusioni, prendiamoli come un dato di fatto. Perchè sì, nella vita ancora c'è qualcosa che non è legato ad un'ideologia o ad un opinione personale.

lunedì 28 marzo 2011

LA URBAN ART E I SUOI PROTAGONISTI A FOLIGNO

Quando si pensa al fenomeno della urban art, vengono in mente grandi realtà, New York, San Francisco, Milano. Foligno non è certamente una metropoli, ma, negli ultimi anni, street artists italiani di fama internazionale l’hanno scelta per sviluppare le proprie opere.
L’associazione Attack nasce nel 2004, dall’idea di tre giovani amici di Foligno, fortemente interessati alle dinamiche di sviluppo dell’arte urbana. Il desiderio è far si che Foligno, come altri contesti urbani, diventi un tessuto su cui sviluppare rapporti con i diversi artisti e un dialogo costruttivo con i cittadini stessi.
Primo passo dell’associazione fu l’individuazione di uno spazio cittadino dove poter rendere visibili i contributi artistici; venne scelto un sottopassaggio che ospitò, nel 2004, una manifestazione di graffiti e urban art a cui parteciparono artisti di gran parte dell’Italia.
Gli sviluppi attuali vanno nel senso di grandi collaborazioni con i principali protagonisti del panorama artistico italiano: Ericailcane, Run, 108, Dem, Bros, alcuni dei quali hanno già lasciato un segno tangibile nel contesto folignate.
Sulla scia delle funzine americane, attack, ha creato Dolores, un free-press autoprodotto e autogestito, uno strumento per promuovere il messaggio dell’associazione, con la possibilità, per gli artisti, di farsi apprezzare anche in piccoli contesti.
Logo e icona di attack è Rasputin, il celebre monaco visionario che soggiogò l’intera Russia dei primi del ‘900. La scelta nasce da un particolare interesse dei membri di attack per la cultura russa, ma è fortemente collegata ai connotati dell’urban art; l’immagine deve carpire l’osservatore per porlo dinanzi ad un ragionamento interno e ciò accade in misura maggiore quando l’immagine in sé è di così grande impatto come può essere quella di Rasputin.
Non solo grandi realtà, dunque, ma anche piccoli centri possono crescere e testimoniare l’approdo a nuovi linguaggi artistici. La recente “sfida” dell’associazione folignate è quella di creare un vero e proprio Festival di urban art, sul modello del Fame di Grottaglie, usufruendo di spazi pubblici e creando un percorso artistico di rivalutazione del tessuto urbano.
L’appuntamento è per settembre 2011.

fonte: Enquire

MODEYES: dalla moda alla cultura

Modeyes non è solo un magazine online dedicato alla moda, alle tendenze, al lifestyle, ma anche a tutto ciò che è arte e cultura. E come abbiamo già detto in tempi non sospetti, nell'ultimo periodo stiamo assistendo a un ingresso sempre più strabordante della street culture nel panorama "modaiolo" mondiale: poteva una redazione preparata come quella di Modeyes non essere sul pezzo?

Qualche giorno fa abbiamo ripostato un loro articolo, citando la fonte, ma oggi vogliamo fare di più: vogliamo rendere a Modeyes il giusto tributo, ringraziando pubblicamente il direttore Davide Gianluca Porro e tutti i suoi collaboratori per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo e inserendo il loro magazine tra i nostri siti preferiti nella colonna alla vostra destra!

domenica 27 marzo 2011

Eyes on: Stephan SperONE Schulze



STREET ARTIST AND PHOTOGRAPHER

Eyes on: KOSO

Un writer di cui abbiamo proposto i lavori qualche tempo fa ci ha ricontattato proponendoci altre sue opere e noi lo abbiamo accontenato con questa pubblicazione :)

sabato 26 marzo 2011

Beast lascia il segno a Berlino

Dopo numerose uscite a Milano, Beast sceglie Berlino per la sua ultima installazione.
Tecnica e soggetto sono noti, dei pannelli pubblicitari, mimetizzati nel contesto urbano, raffigurano Silvio Berlusconi in vesti inedite. È il turno dei Sex Pistols con “I wanna be me”, e delle Beverley Sisters in una improbabile “Fight for your right to party”.


Ultimo sberleffo un’affissione pubblicitaria il cui testo invita i berlinesi a visitare il nostro paese: “Non sarebbe il tuo campeggio preferito?”

Sul suo sito Beast rivendica l’assoluta estraneità a qualsiasi forma commerciale legata al proprio nome.

Sulla contact page campeggia la scritta: “Beast does not sell anything. Enjoy the pictures, thanks for visiting”.


Se avete la possibilità di capitare a Berlino in queste date, non potete perdervelo!

Maggiori informazioni su: www.beastmaster.tv

fonte: UrbanTrash
Raffaella Ravelli
opera incisa 1994 / 2011
08 - 14 aprile 2011
introduzione e testi:
Giuliano Santini, Monia Pavone
Dopo la mostra personale, tenuta nel mese di marzo presso gli spazi della Stamperia del Tevere a Roma, dell’artista bresciana Raffaella Ravelli, in occasione  della rassegna “Opera Incisa” che vedrà nel tempo una serie di eventi espositivi focalizzati su alcuni tra i più significativi interpreti della grafica incisa italiana ed internazionale, venerdì 01 aprile presso rgb46 Gallery verranno presentate le opere più rappresentative di un percorso che da oltre 15 anni guida la produzione grafica dell’artista.

“Emozioni violente, il gesto, la forza, il carattere, l’espressione, il lavoro, questo e altro accompagna la vita privata e artistica di Raffaella Ravelli.
Dopo essersi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, partecipa a numerose mostre collettive e frequenta diverse stamperie di Milano, Urbino, Roma. Persona solare, cela profondi tagli nei sentimenti che riesce a cucire confidando nella sua tenacia e nel suo equilibrio interiore.
La sua irrefrenabile voglia di esprimersi, di confrontarsi, di comunicare ti trascina dentro la sua essenza. Immagini dense di espressività dura, data dalle linee nette che con vigore occupano il primo piano dei suoi lavori, lasciando intravedere la delicatezza e la fragilità della sua anima.
…Le sue rappresentazioni appartengono a un mondo intimo, personale, familiare. L’acido morde senza pietà il metallo inciso con maestria e consapevolezza”.        
Monia Pavone

“…Nel suo linguaggio astratto fitte linee velano e rivelano, coprono per far scoprire, ci sono neri intensi con squarci di luce;  se per dirla con Marc Rothko “l’astrazione è un linguaggio che apre la mente e permette alla verità di emergere” di quale verità ci parla Raffaella Ravelli? Le sue opere sembrano dei ritratti astratti che possono valere per ognuno di noi: lei sempre luminosa e sorridente che fa capire che gode di quello che ha già e allo stesso tempo ci parla di una tristezza per ciò che le manca.
Non si tratta di avere una maschera di comodo ma di vivere la condizione di velamento-svelamento che è propria di ogni essere umano e che accomuna tutte le persone.
Questa verità ha una dinamica personalissima e misteriosa, così fortemente espressa nelle sue incisioni, che la nostra amicizia approfondisce, non copre ma scopre facendosi rispettosa,ma tenace e mai tranquilla così da permettere alla verità di emergere”.
Giuliano Santini

inaugurazione:
venerdì 08 aprile ore 19:00

in collaborazione con:
Stamperia del Tevere - Via S. Francesco a ripa, 69 - 00153 Roma
KAUS - Urbino

orari:
Lunedì 16:00-20:00
Dal martedì al sabato 10:00-13:00 - 16:00-01:00
Domenica chiuso

Rgb46 Gallery
P.zza Santa Maria Liberatrice, 46 - 00153 - Roma
info:
0645421608
www.rgb46.it - info@rgb46.it

venerdì 25 marzo 2011

AFA Crew


AFA CREW è KINT, WAZO, CREMS e EL PEREZ. Il loro motto è ART FOR ALL ed esprimono in pieno la filosofia di vita che anche noi professiamo dal giorno della fondazione di questo blog: "l'arte è alla portata di tutte le persone che intendono nutrirsene" e loro portano il concetto a livelli inimmaginabili!

Per MATTIA



giovedì 24 marzo 2011

mercoledì 23 marzo 2011

44: serie di stampe limitate (1/44)


Quarantaquattro pezzi è la tiratura di ogni singola serigrafia che Venerdì 25 Marzo presenteremo da Spectrum, con la collaborazione di Galleria Disastro.


La prima serie racchiude opere di Alessandro Baronciani, Luca Barcellona, Dem e Marco Klefisch.
In piena tradizione Spectrum, Dem e Luca Barcellona performeranno live sulla vetrina, dalle 18:00.
Musica a go-go e birrettine da Bad Attitude.

info: http://www.milanospectrum.com

ABISSI

Una esposizione di quadri sommersi in un acquario?
Non è un pesce d’aprile!

10 TELE IMMERSE IN UNA VASCA
20 ZAINI CUSTOMIZZATI PER EASTPAK ARTIST STUDIO
40 QUADRI ESPOSTI NEL GIARDINO D'INVERNO

ABISSI - Il mondo sommerso della cultura urbana
Dal 1 al 30 APRILE 2011

INAUGURAZIONE APERTA AL PUBBLICO:
VENERDì 1° APRILE DALLE ORE 18.00, DJ SET + FREE DRINK

ESIBIZIONI DAL VIVO DEGLI ARTISTI
OGNI SABATO DALLE ORE 14 ALLE 17.30

ARTISTI IN MOSTRA: KayOne, Mambo, Rendo, Max Gatto, Tawa, Gatto Nero, Sea Creative, Flycat, Raptuz, Venom.

L’Associazione Stradedarts, in collaborazione con lo Staff dell’Acquario Civico di Milano, presenta la mostra di Street Art e Post Graffiti Writing intitolata “Abissi”, basata sul tema delle creature mostruose che popolano le cavità marine più profonde e mai esplorate sino ad ora.

Con il patrocinio di:
Ministero della Gioventù, Provincia di Milano

In collaborazione con:
Comune di Milano Cultura, Poli Musei Scientifici, Acquario Civico

Partner: Eastpak Artist Studio, Jagermeister - Media Partner: ATM

THE FUTURE IS BACK

Duty Gorn affronta il tema del tempo provando a penetrare e rivelare l’anima dei suoi volti dalla bellezza emblematica, scomponendoli con tagli netti. Tele intrise di acrilico e tempera, dai colori vivi, tratti definiti e puliti si smembrano per essere poi riassemblati in una composizione unica. Questa volta, non per fermare l’attimo di un sospiro di travolgente bellezza e sensualità, ma per raccontare un tempo prolungato e scoprire una bellezza celata. I tagli e le scomposizioni rendono le opere più turbate, in un racconto che si lascia contemplare. Le opere sono scomposte per ricostruire il nuovo in un tono deciso e aggressivo. I tratti netti dallo spessore evidente segnano il passaggio verso il nuovo e frammenti di scritte sovrapposte “raccontano” le opere dando corpo e tridimensionalità al pensiero. Le diverse facce dello stesso volto danno vita all’evoluzione dell’opera.
Il futuro è protagonista sulla stessa tela del passato.

Biografia:
Guido Duty Gorn, membro della street art milanese, inizia a dipingere nel ‘94 a soli 14 anni dando inizio così ad una carriera che fin da subito gli porta riconoscimenti a livello europeo. Vince molti contest di writing a Milano, Reggio Emilia, Modena, Carpi raggiungendo Roma, Barcellona, Zurigo ed Amsterdam, si esprime su tele preferibilmente di grossi formati in acrilico, tempera e marker. Definito dalla critica “un misto tra la pop art di Andy Warhol e la Scuola d’arte di New York”. Presente dal 2004 in Brera presso i più prestiogiosi punti di riferimento del design “Spazio Pontaccio“, il giovane artista ha esposto presso la Triennale nel contesto “Campari mixx for Art“, il Teatro delle Erbe, Rojo Gallery a Milano, Rojo Gallery a Vienna, Puzzle 4 Peace a Bratislava. _Ha partecipato inoltre ad eventi di brand quali: Vertu, Montblanc, Marcel Wanders, Puma Collection, Classic Life, Campari, Zero2, Korff Italia, Casio world tour 2010. Nel novembre 2009 è stato uno dei protagonisti della Biennale di New York dove tornerà nel 2012 con una delle sue più straordinarie istallazioni, confermando ancora una volta il suo talento.
Contatti:
http://www.dutygorn.com

martedì 22 marzo 2011

MIX UP



Spazio Concept (www.spazioconcept.org) in collaborazione con Urban Painting (www.urbanpainting.info), Toylet Magazine (www.toylet.it) e Polaroiders (www.polaroiders.it) presentano:


MIXUP @ Spazio Concept
Inaugurazione Sabato 26 marzo dalle ore 21
 presso Spazio Concept (via Forcella 7)
 in zona Tortona a Milano

Mostra dal 26 marzo al 3 aprile 2011
Street Art, Electronic performers, Acoustic Live Music, Live Painting, Photo Istant performance
Ingresso libero

LIVE PAINTING:

VERBO
Verbo è un artista multimediale con base in Italia. Ha cominciato il suo percorso negli anni '90 con graffiti, grafica e vjing. Ora fa confluire tutti questi media assieme.

MOSTRA COLLETTIVA STREET ART:


INSTANT PERFORMANCE:

POLAROIDERS
http://www.polaroiders.it/
ISTANT PERFORMANCE: i fotografi di POLAROIDERS creeranno un pola-wall, istantaneo e in divenire, interpretando in polaroid l'evento e coinvolgendo così tutti i partecipanti.



IL MONDO IN CADUTA LIBERA

Torino-16 marzo 2011- Venerdì 1 Aprile 2011 presso l’Associazione MOMUS arte e design in via Rocciamelone 12/d a Torino, dalle 18:30, si terrà l’inaugurazione della mostra personale Dott.Porka’s P-Proj “Il Mondo in Caduta Libera”,a cura di Silvio Valpreda.

“Il mondo, la nostra società, nel senso più entomologico che sociologico, dà continui segnali di disgregazione e sembra preannunciare un imminente crollo.
Il mondo in caduta libera è quello che i DOTT. PORKA’S P-PROJ studiano attraverso i loro esperimenti. Esperimenti che noi, per convenzione, chiamiamo arte.
In ambiti e contesti differenti capita in modo prevalente di udire opinioni nelle quali la situazione attuale è riconosciuta come un momento di disgregazione, sempre più consistente e rapida, di ciò che è precostituito in favore di modelli nuovi con un passaggio tutt’altro che indolore.
Da chi recupera profezie precolombiane di grande mutazione agli analisti politici che si trovano a valutare il superamento della dicotomia destra sinistra; da chi affronta la fine del sistema petrolio, sia per motivi ambientali che più banalmente per l’esaurimento delle scorte, a chi cerca di decifrare la trasformazione degli equilibri mondiali con l’ascesa della Cina e dell’India; da chi si affida a alla religione o alla scienza, sembra che in tutto il mondo si levi un’unica voce che presagisce un’epoca di cambiamenti epocali. La scelta di affrontare, dal punto di vista dell’indagine artistica, questa importante materia attraverso il lavoro del collettivo di artisti DOTT. PORKA’S P-PROJ non è banale. I DOTT. PORKA’S P-PROJ lavorano sulla riproduzione dei segnali dell’epilogo socio-economico-ambiental-culturale da diversi anni.
I loro strumenti sono delle messe in scena a margine della realtà che servono esclusivamente a stigmatizzare e mettere meglio a fuoco la realtà stessa che loro non pretendono di commentare ma solo di osservare.
La performance e le susseguenti relative fotografie, sono solo l’ultimissimo passaggio del loro lavoro. Ogni azione nasce da un profondo processo metabolico che unisce raccolta di informazioni ed empatie sociali.
Ciò che i DOTT. PORKA’S P-PROJ fanno è una ricerca di luoghi dove è più evidente la dicotomia tra ciò che l’uomo, in quanto universale umano, desidererebbe e ciò che l’uomo stesso, in quanto specifico essere sociale, realizza.
Non vi è dubbio che ci troviamo di fronte, nelle loro opere, a due distinti aspetti dell’umano che pure in realtà intrinsecamente coesistono.”

Silvio Valpreda, curatore

Titolo mostra: Dott. Porka’s P-Proj, “ IL MONDO IN CADUTA LIBERA” a cura di Silvio Valpreda.
 Inaugurazione-Vernissage: venerdì 1 Aprile 2011, dalle ore 18:30
 Periodo mostra: 1 Aprile 2011- 30 Aprile 2011
 Orari: 10:00-13:00; 14:30-18:30
Sabato su appuntamento.
 Location: Galleria MOMUS arte e design
Via Rocciamelone 12/d
10143 TORINO
 INGRESSO LIBERO
Ufficio stampa e organizzazione: Associazione MOMUS arte e design
 Per info: Tel: 011-0568932
e-mail:
info@momustorino.com
web: www.momustorino.com

Fahrenheit 2011

GIOVANIFVG.IT: ne(x)t generation
Linguaggi diversi. Prospettive comuni


FAHRENHEIT 2011: i linguaggi dell'arte
PROGRAMMA


ANTEPRIMA MARTEDI’ 22 MARZO

AULA MAGNA POLO GORIZIANO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE – Via Alviano, 18 - Gorizia
Ore 15.00 tavola rotonda sul tema “La comunicazione giovanile nella nuova Europa”, introduce e modera Marko Marinčič, Assessore provinciale alla Pace e alla Cooperazione tra i Popoli.
A seguire la presentazione del progetto MO.START-V finanziato dalla regione Friuli Venezia Giulia a cura di Ileana Toscano, presidente di Kallipolis, e proiezione del documentario sugli spazi pubblici di Mostar “Ombre nella città della luce”, a cura degli studenti del corso di video giornalismo di Mostar, tutor Gianpaolo Rampini (video maker free lance docente del corso per conto di Kallipolis), video racconti da Mostar attraverso le storie dei suoi abitanti


MERCOLEDI’ 23 MARZO

PUNTO GIOVANI - via Vittorio Veneto, 7 - Gorizia
Ore 10.30 vernissage mostra “Rap’n’GO” un evento urban che racchiude diverse forme d'arte - a cura di Andrea Tomasella, leader del gruppo rap goriziano BANKLAN

Ore 10.45 presentazione portale giovanifvg.it e monologo interattivo sui giovani ed i social network.
Ore 11.30 presentazione e proiezione del documentario sugli spazi pubblici di Mostar “Ombre nella città della luce”

Ore 13.00 buffet e jam session [semiacusticanonanalogica] con le performance di Francesco Gavosto, Fabrizio Fiore e Francesco Ivone. Per tutta la durata della session il pubblico sarà invitato ad interagire - tramite strumenti improvvisati - con i musicisti, contribuendo ad arricchire la struttura ritmica e melodica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE – POLO GORIZIANO – Via Alviano 18 - Gorizia
Ore 14.30 incontro-dibattito sul tema "Etica della responsabilità nella crisi economica", tenuta dal prof. Giulio Zennaro a cura dell’Associazione PES, Parlamento Europeo degli Studenti. Una riflessione sul futuro dopo la crisi, sulla responsabilità di ogni singolo individuo in quanto parte del tutto

PALAZZO DEL CINEMA - Piazza Vittoria 41 - Gorizia
Dalle ore 16.00 alle ore 19.30 performances live-painting di Mattia Campo Dall’Orto e Kristian Sturi a cura dell’Associazione Macross

Presso Mediateca.GO “Ugo Casiraghi”
Ore 17.00 saluti autorità e presentazione portale giovanifvg.it , con monologo interattivo sui giovani ed i social network a cura della Provincia di Udine con Martina Tosoratti, coordinatore tecnico del progetto ed Andrea Ciommiento, animatore teatrale


Ore 18.00 tavola rotonda “I linguaggi dell’arte”
Modera Alessandro Bordina, intervengono: per il teatro Rodolfo De Gasperi (direttore artistico di “Omissis - Festival dello spettacolo Contemporaneo” dell’Ass. Mattatoioscenico), per la musica Paolo Pascolo (musicista, direttore organizzativo “DobiaArteEventi” dell’Ass. Dobia.Lab), per la video-arte Cristian Natoli (regista, direttore organizzativo “Pixxel Music”)

Ore 19.00 in Piazza Vittoria performance creativa a cura degli studenti universitari

Ore 19.30 aperitivo in Corte con dj-set a cura del Dobialab Sound System


A SEGUIRE FAHRENHEIT 2011 PRESENTA:

- RIKI G djset
- FAKE djset
- MYRKOTEE djset
- CRISTIAN NATOLI vjset
- JOHNNY B.GOODE vjset

*START: 22.30 ENTRATA GRATUITA
*Servizio bus Overnight con partenza da Piazza Vittoria ore 22.00 GRATUITO (una sola tratta).
*Servizio bus navetta GRATUITO con partenza da Morocco 360°(Corso Italia, 106) dalle 22.30 alle 2.30.

Evento in conclusione della giornata dedicata a Fahrenheit 2011: i linguaggi dell’arte.
La nostra Regione, in collaborazione con il Ministero della Gioventù, ha fortemente voluto la creazione di giovanifvg.it: non solo un sito internet, ma un portale, un’agorà, uno spazio pubblico condiviso in cui giovani e istituzioni possono, finalmente, confrontarsi. Cos’è un luogo, seppur virtuale, senza le persone? Ecco, quindi, il primo evento di ne(x)t generation: un momento d’incontro che, qui a Gorizia, prende il nome di Fahrenheit 2011: i linguaggi dell’arte. Perché questo nome? Perché Fahrenheit è l’unità di misura mediante la quale possiamo misurare le pulsazioni dei giovani attraverso le molteplici forme d’arte che li rappresentano. Da qui la genesi della Festa della cultura giovanile, un evento nell’evento, dove incontri, happening, performances e concerti musicali diventano occasione di dibattito sulla potenza del linguaggio giovanile e sulle sue molteplici declinazioni artistiche.

PIEFFE FACTORY
Via Marega 14 Lucinico (GORIZIA - STARA GORICA)
www.pieffefactory.it

ART IDOL @ Sale Docks

Art Idol è una performance basata sul reality televisivo “American Idol”. Lo scopo è quello di trovare il prossimo talento della performance art. Il vincitore viene scelto tramite votazione via SMS del pubblico e tramite la decisione di una giuria di curatori e critici. L’evento avrà lo stile della puntata originale: un presentatore che dirige lo show, una canzone di tema, il logo animato, la presenza del pubblico e dei giudici. I finalisti saranno i nostri artisti che stessi che reinterpreteranno sette performance storiche (Marina Abramivic, Bruce Nauman, pipilotti rist, Chris Burden, Yoko Ono, Yves Klein, Orlan).

Il progetto vuole “disegnare i baffi sulle Gioconde della performance art’”, revisionare in modo critico la base concettuale della performance, una delle forme artistiche più radicali. Art Idol vuole riflettere sulla soggettività dell’artista come “soggettività qualunque”, ready made contemporaneo. Con ironia, intende portare in primo piano quelle dinamiche che il sistema dell’arte vive nel backstage.

Eliav e Feldman hanno compiuto i loro percorsi artistici separatamente a partire dal 2004-5. Eliav lavora individualmente con la pittura; Feldman con progetti multimediali. Come team lavorano soprattutto con video e performance. Sovente affrontano questioni politiche, senza disdegnare le politiche de mondo dell’arte. Essendo collaboratori ma non amanti, cercano di mantenere un’idea romantica dell’arte e nello stesso tempo metterla in dubbio costantemente.

lunedì 21 marzo 2011

GLAD TO SEE YOU

Dopo il successo di Tende a zero di Agostino Iacurci che noi abbiamo avuto il piacere di documentare qualche settimana fa, la NUFactory, in collaborazione con il Teatro Palladium di Roma, presenta al pubblico la mostra Glad to see you – Bizarre Dee meets Pane, un evento che rientra nel ciclo Oversize curato da Christian Omodeo e aperto al pubblico fino al prossimo 8 aprile..
Bizarre Dee e Pane, due artisti della capitale, due stili, due menti che si incontrano per la prima volta dopo una fuga all’estero.
Il primo è nato nel 1982 e poco più di dieci anni dopo è già sulla scena del writing internazionale e tuttora continua ad esporre in contesti nazionali ed internazionali come San Briec, Cromiae e Roma appunto.
Il secondo invece, classe 1974, legato alla scena dell’aerosol art della capitale, ha fondato nel 2002 il collettivo Why Style con cui partecipa a molteplici mostre sia in Italia che all’estero.
Il primo è tornato a vivere in Italia dopo un’esperienza a Stoccolma, il secondo continua a vivere ad Amsterdam dove si è trasferito nel 2004.
La NUFactory li ha fatti incontrare per la prima volta in una mostra nella loro città che li vede protagonisti indiscussi di un percorso artistico in costante crescita, sempre puntato verso il desiderio di trasmettere la loro voglia di evasione dalle leggi imposte dalla quotidianità, quel grigiore contemporaneo che nasconde il finto perbenismo borghese dei palazzi del potere della capitale. È questa la loro forza, il loro punto di incontro, il linguaggio con cui osano corrompere il tempo e la circolarità dell’esistenza urbana.
Entrambi si distinguono per la loro capacità di oltrepassare lo spazio fisico su cui si sprigiona la creatività, siano essi i muri e le superfici urbane da cui è nate la loro dedizione per i graffiti, sia le tele su cui imprimere la giusta dose di colori che andranno a sconvolgere la neutralità del bianco.
La mostra offre ai visitatori la possibilità di approfondire la conoscenza di due artisti che hanno un’idea ben chiara su cosa significa oggi fare street art, quella che colpisce lo sguardo di chiunque, quella che compare nei posti più impensabili, che non si assoggetta a nessuna legge, quella che travalica i confini imposti dalla proprietà privata. Quella immediata. Quella vera.
Eppure non disdegnano di presentare opere realizzate su altri supporti che non siano all’aperto, un segno inconfondibile della versatilità artistica che li contraddistingue e li rende impassibili di fronte a qualsiasi tentativo di etichette e omologazione culturale. Entrambi si affidano al carattere sovversivo della loro arte e credono fermamente nell’aspetto qualitativo che deriva dal giusto equilibrio tra opera e ricezione. È per questo che continuano a stupirci a colpi di colori e immagini deliranti, come quelle di cui vi stiamo parlando. Su tele e disegni compaiono personaggi che sembrano provenire da fumetti, illustrazioni per bambini un po’ cresciuti che amano le variazioni cromatiche di cui si cibano a colazione; martiri religiosi scortati da incappucciati afferenti ad un dio pagano che si manifesta nel sonno; e poi ancora un eroe a metà tra Superman e l’incredibile Hulk che mostra i suoi bicipiti tenendo in mano il trofeo più ambito dalla globalizzazione, un multistrato McDeluxe con carne di pollo con annesso sigillo di garanzia.
Se ancora non vi sentite sazi di immagini allora fermatevi davanti all’istallazione realizzata dagli artisti, una mega composizione ottenuta utilizzando frigoriferi da recupero su cui i nostri artisti capitolini hanno dato il meglio di se stessi. Un altro modo per raccontare come la creatività non trova ostacoli.

fonte: Ziguline

WRITE 4 GOLD PORTUGAL


domenica 20 marzo 2011

Eyes on: TOLE by Graffititalia


La mia passione per i graffiti nasce quando avevo 11 anni osservando la gente ke ne sapeva piu di me..ara sn ankora alle porte del mondo del graffito e disegno da 4 anni sotto il nome di tole..e voglio saperne senpre di piu su questa disciplina ke la porto sempre dentro di me..nn morira mai!!



sabato 19 marzo 2011

Hogre a Roma arriva in galleria

Probabilmente paradossale. Questo è il termine più adatto. Si, perchè la street art, evoluzione dell’ happening degli anni Settanta, giunta negli anni Ottanta vicino a tendenze legate alla grafica, è da sempre stata definita come un’arte nata dallo spirito di sovversione di singoli artisti, diversi per stili e modalità, ma accumunati dalla rivendicazione della strada come luogo dove poter abolire la proprietà privata dell’arte stessa.

Ed ecco che sulla scena romana arriva, dopo artisti iniziatori dal 2001 dello “Stencil Graffiti” come Sten&Lex o come Invader, che recentemente ha mappato la capitale, Hogre, giovane street artist romano che da dieci anni marchia con la sua tag e i suoi stencils i muri che vanno dalla Stazione Tiburtina alla Via Salaria, passando per San Lorenzo. Torniamo così a parlare di paradosso.

Si, perchè Hogre verrà proposto dal 19 marzo al 6 aprile 2011 per la prima volta, dopo un altro street artist come Obey, all’interno della galleria Mondo Bizzarro di Roma. Questo perchè negli ultimi anni il movimento ha preso sfumature diverse: dall’essere un”opera d’arte che dialoga apertamente con chiunque, non discriminatoria ma collettiva ha iniziato a declinarsi e a convertirsi allo scambio con musei e gallerie, probabilmente per cercare di lasciare un segno di documentazione testuale. Hogre e il suo Trash pro todo, che si potrebbe tradurre letteralmente Trash per tutto, ci sintetizza quello che David Lynch affermava tempo fa: Avrei voluto veder accadere cose nella mia vita. Sapevo che niente era come sembrava, ma non riuscivo a trovarne una prova. Così nel Trash, che qui per Hogre non è sinonimo di Kitsch, troviamo personaggi eterogenei, icone della schizofrenia del nostro secoli.

Uomini dalla testa a forma di lecca-lecca, tra il surreale e il lynchiano, si muovono attraverso la città, la assediano, come il Bianconiglio, Alice, lo Stregatto, il Brucaliffo creati da Hogre per Nella Capitale delle Meraviglie edizione 2010 che coinvolse le strade dal Pigneto a San Lorenzo, la cui massima era che la realtà è un placebo, come l’oltre lo specchio di Lewis Carroll. A Via dei Sabelli ecco comparire il Bianconiglio mentre scende frettolosamente le scale, oppure un’Alice “mass-mediatica” a Via degli Aurunci. Chi prima di loro invase Roma fu ad esempio lo stancil di Jack di Shining come quello presente a Viale Eritrea, il “This is not a stencil by Hogre” sulla Via Salaria, gli orsetti con la bombe attaccati alle fermate degli autobus o gli stencils “What’s Hogre” presenti alla Stazione Nomentana o a Via Dalmazia.

Ma chi è allora Hogre? E’ l’interpretazione che gli danno le persone che lo incontrano per strada, Il pallino nero del Tao, una nemesi necessaria, l’occhio sinistro, un sogno manifesto, cinque lettere, una firma…, afferma lo stesso artista che porta alla Mondo Bizzarro una mappatura differente non della città ma dell’uomo, dello stato umano. Cat’s foot iron claw Neuro-surgeons scream for more At paranoia’s poison door Twenty first century schizoid man, cantavano i King Crimson in 21st Century Schizoid Man, l’uomo del consumismo con la testa da chupa-chups, olio su tela qui in mostra; Hogre poi ci sputa letteralmente addosso nell’opera Stay Sick: serigrafia su cartone, ispirata all’album del 1990 dei The Cramps, che è soprattutto e principalmente la scansione di uno sputo.


Ed infine il mega trash assemblaggio pop, e chi più ne ha più ne metta, di Faxe dove una lattina di birra da 1 litro si sposa con circa 300 big babol, 6 pile scariche dipinte di verde e, come alla fine di ogni pozione che si rispetti, dei denti da vampiro. Come la descrive lo stesso Hogre è una scultura tossica, masticata e che mastica. In fondo sono tutte icone anche perchè l’unico modo di comunicare direttamente un’idea, scriveva Peirce, è per mezzo di un’icona; e ogni metodo indiretto di comunicare un’idea deve dipendere per la sua istituzione dall’uso di un’icona. Hogre fa questo attraverso le immagini ora del politico con il naso da clown ora con Alice ora con l’uomo chupa-chups chiedendoci: la realtà ti fa abbastanza schifo? E’ questo il senso del suo trash, lo schifo a vantaggio, e torniamo al paradossale, del tutto. E non ci sembra che esuli da ciò che viviamo oggi. Siamo in un mondo trash rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.

fonte: ModEyes

LuièPhantomOpera

Non ho saputo resistere, è entrato così sfacciato e spontaneo che ho dovuto fare qualcosa perché la gente lo conoscesse! Stanotte sulla fanpage di Facebook ci ha scritto PhantomOpera una cosa così:

Ciao a tutti...IoSonoPhantomOpera, uno Street Artist Italiano, faccio la mia roba nel Sud Italia, Vivo Dove mi capita...
Se qualcuno fosse curioso di vedere della mie cose:
iosonophantomopera.tumblr.com
...o cercatemi su facebook o twitter...
Grazie.

Diretto, spontaneo, sfacciato. Lui pimpa la sua roba, ne fa profezia e la mette a disposizione di chi lo guarda, senza buttarci sopra troppi scazzi che gli renderebbero la cosa meno naturale. Ci mette passione e sentimento, di quello non raffinato, quasi allo stato brado.

HelgaViking



Il mondo chiama e il milanese Seil2 della PSC risponde. Alla grande, con un risposta chiara che si fa sentire con tanto di eco molto lontano!

venerdì 18 marzo 2011

Lumen 2 lancia un contest sul tema della “sostenibilità”

“La sostenibilità è la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente.
In anni recenti questo concetto è stato applicato più specificamente agli organismi viventi ed ai loro ecosistemi. Con riferimento alla società tale termine indica un “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie” (Rapporto Brundtland del 1987).
Il termine, nel suo impiego nell’ambito ambientale, si riferisce alla potenziale longevità di un sistema di supporto per la vita umana, come il sistema climatico del pianeta, il sistema agricolo, industriale, forestale, della pesca, e delle comunità umane che in genere dipendono da questi diversi sistemi. In particolare tale longevità è messa in relazione con l’influenza che l’attività antropica esercita sui sistemi stessi.
Il termine trae la sua origine dall’ecologia, dove indica la capacità di un ecosistema di mantenere processi ecologici, fini, biodiversità e produttività nel futuro. Perché un processo sia sostenibile esso deve utilizzare le risorse naturali ad un ritmo tale che esse possano essere rigenerate naturalmente. Sono emerse oramai chiare evidenze scientifiche che indicano che l’umanità sta vivendo in una maniera non sostenibile, consumando le limitate risorse naturali della Terra più rapidamente di quanto essa sia in grado di rigenerare. Di conseguenza uno sforzo sociale collettivo per adattare il consumo umano di tali risorse entro un livello di sviluppo sostenibile, è una questione di capitale importanza per il presente ed il futuro dell’umanità. Il concetto viene spesso utilizzato nell’ambito dell’economia dello sviluppo per analizzare processi economici. Il concetto di sostenibilità economica è alla base delle riflessioni che studiano la possibilità futura che un processo economico “duri” nel tempo.”
fonte: Wikipedia

Fissate bene in mente questa definizione del concetto di “sostenibilità” perchè sara il tema del prossimo contest che Lumen/ urban factory sta lanciando in occasione della sua seconda edizione che, come già detto, si terrà dal 13 al 29 maggio a Salerno, all’interno del Parco dell’Irno, negli spazi dell’area ex Salid. Il contest ha come obiettivo quello di premiare i dieci migliori lavori tra quelli si saranno candidati a partire dal prossimo 21 marzo, data di inizio della competizione, e che verranno successivamente esposti nell’ambito degli eventi collaterali dell’evento di maggio.
Ogni lavoro dovrà essere composto da una coppia di immagini fotografiche con cui l’autore ha inteso interpretare il concetto di “sostenibilità”. Tra le due immagini dovrà esserci un rapporto di complementarietà, ovvero: l’una è funzionale all’altra ai fini della comprensione dell’intero lavoro.
Sarà possibile candidare il proprio lavoro a partire dal 21 marzo fino al 10 aprile 2011. Ci si potrà candidare solo una volta e con un solo lavoro. A partire dall’11 aprile sarà possibile votare con un “mi piace” le opere pervenute e pubblicate sulla fanpage di I ♥ Street Art. Le votazioni si chiuderanno il 30 aprile. I dieci vincitori del contest saranno così selezionati: tre (3) verranno nominati tra quelli che avranno ottenuto il maggior numero di “mi piace”, i restanti sette (7) verranno scelti dalla commissione giudicatrice di Lumen.
I dieci lavori vincitori del contest andranno a formare una delle esposizioni collaterali che completeranno il programma di Lumen e verranno allestiti all’interno di un apposito percorso all’interno dell’area. Ogni lavoro verrà riprodotto su di un pannello di dimensioni 4 x 1,8 metri. Le opere verranno installate sui pannelli secondo una particolare tecnica chiamata “lenticolare” e che permette alle immagini di essere visualizzate, a turno e sullo stesso piano, a seconda del punto d’osservazione. Questo aspetto dovrà essere tenuto in grande considerazione dagli autori nella realizzazione delle immagini al fine di rendere il lavoro efficace e comprensibile.

fonte: Ziguline


BEYOND THE CITY WALLS

Attraverso eventi collaterali, workshop e dibattiti Beyond the city walls apre uno scorcio profondo sul fenomeno artistico definito come “post-graffitismo”.
L’iniziativa si inaugura il prossimo 26 marzo con opere site specific inedite, create dagli artisti per le suggestive sale rinascimentali di Palazzo Orsini, in occasione della seconda edizione della manifestazione ESPOSIZIONE NAZIONALE DELLE ARTI CONTEMPORANEE “La città e l’umano”, Premio “Centro” 2011, dedicata al 150^Anniversario dell'Unità d'Italia e premiata dal Signor Presidente della Repubblica Italiana: Giorgio Napolitano.
Il Comune di Bomarzo in quest’occasione offrirà agli artisti un periodo di residenza e uno spazio gratuito svincolato dal sistema artistico e da logiche di mercato, per la realizzazione delle loro opere.
L’esposizione intende illustrare i risultati delle ultime ricerche e al contempo l’evoluzione di stili, di diversi generi e forme espressive: dalla pittura alla scultura, dal lettering alla grafica, dall’illustrazione al video. Il tema “La città e l’umano” sarà il punto di partenza e ispirazione per i nostri giovani talenti, oggi artisti emergenti nel mondo dell’arte contemporanea, esponenti di quel fenomeno artistico definito come “post-graffitismo”. S’indagherà a più livelli la relazione tra artista e lo spazio esterno-interno, come l’ambiente urbano e lo studio in cui vive e si esprime artisticamente: una città intesa non solo come agglomerato urbano, ma come spazio pubblico e luogo sociale, in cui è nato, vive e si rigenera il fenomeno del writing.
A completare la mostra - il 28 marzo - tra workshop e opere site specific, gli artisti, i curatori, studenti di scuole superiori, istituti d’arte e università saranno coinvolti in una Tavola Rotonda aperta al pubblico, condotta dal Dottore di Ricerca Marco Tomassini: un incontro per illustrare, confrontarsi e dialogare sul fenomeno del writing dal punto di vista sociologico e artistico.


fonte: Made514

mercoledì 16 marzo 2011

Community Service

Goodbye Nate

Se n'è andato ieri Nate Dogg, uno degli ultimi eroi della West Coast, stroncato ieri dalle complicanze dei 2 ictus avuti nel 2008, a soli 41 anni. Famoso per i suoi flow melodici, era uno dei pochi artisti hip hop che scandisce rime melodiche anziché semplicemente rappate e vantava una serie innumerevole di collaborazioni con artisti del calibro di Snoop Dogg, Warren G, Xzibit, Dr. Dre e molti altri.

Il 18 gennaio 2008 Nate Dogg è stato colpito da un Ictus. Il cantante è rimasto paralizzato in tutta la parte sinistra del corpo e sarebbe riuscito a recuperare la mobilità con una riabilitazione, ma il 5 settembre 2008 è stato colpito da un secondo ictus che lo ha ridotto ad uno stato di immobilità completa dal collo in giù. È stato nutrito con un tubo gastrico dal settembre 2008 al dicembre dello stesso anno, ma non ha più potuto muovere né braccia né gambe.

martedì 15 marzo 2011

Teo “Moneyless” Pirisi e le sue installazioni 3D silenziose

In un’epoca dove tutto deve essere comunicato ad alta voce, pena la totale assenza di ascolto, le installazioni di Teo Moneyless Pirisi scelgono di rimanere silenziose, senza perdere l’efficacia comunicativa.

La scelta di questo giovane artista visuale di Lucca è di approfondire le potenzialità espressive dello spazio: boschi, aree dismesse, spazi industriali nei quali prendono vita le sue installazioni.

Abbiamo deciso di farci due chiacchiere, per farci raccontare meglio la sua arte e la sua persona. A lui la parola.

Vorrei partire dal luogo in cui ti trovi ora: San Francisco. Cosa ti ha portato laggiù?

Senza dubbio tutto il lavoro fatto in questi anni, che in Italia stentano a capire, ma che oltreoceano apprezzano.

Come avviene normalmente la scelta dei luoghi?

Ho un legame molto forte con la natura e indubbiamente gli spot naturali sono quelli che prediligo: a lavoro terminato ho la possibilità di sedermi e riflettere.

Premeditazione, o cogli l’occasione?

Quando cerco uno spot, è un po’ un dare e avere, io trovo lui e lui trova me. Diciamo che colgo l’occasione.

Origine e “filosofia” del tuo nome: Moneyless.

Deriva dal fatto che mi sono posto il limite di creare con meno soldi possibili, il mio è sicuramente un atto contro lo spreco e lo sperpero della società moderna.

Le tue installazioni sono, di fatto, materie prime “reali” collocate in un ambiente altrettanto reale che una volta assemblate diventano qualcosa di irreale. Al di là del gioco di parole, qual è il tuo modus operandi, come trasformi l’idea in elemento concreto?

Inizio sempre dal disegno su carta; da quello si sviluppano i wall painting, le tele e, in ultimo, le installazioni. Il mio lavoro è un processo di continua sottrazione e semplicità.

Boschi, aree dismesse, fabbriche abbandonate. Ogni tuo lavoro viene sempre presentato in ambienti inconsueti, silenziosi, nei quali l’elemento umano non è presente. Cosa ti attira di questi spazi?

Il problema è che siamo invasi da immagini e input costanti che ci fanno perdere di vista quanto di bello abbiamo intorno; la mia scelta è dettata da questo motivo: il voler comunicare qualcosa in un modo diverso. In questi ambienti si viene a creare una magia che altrove non sarebbe possibile.

Ogni installazione, regala punti di vista e prospettive praticamente infinite: “imprigionarle” in uno scatto fotografico rappresenta potenzialmente un limite?

Lo scatto fotografico è un po’ come la chiusura del cerchio, mi riporta da dove sono partito, ovvero la seconda dimensione. Il mio lavorare con delle strutture a wireframes (la rappresentazione schematica di un oggetto tridimensionale mediante le sole linee dei contorni) consente di cambiare percezione anche rimanendo nel ambito del 2D.

Immortalare un’ installazione in uno scatto serve solo ad aumentare la comprensione del mio punto di vista iniziale. Ovviamente ognuno è libero di vedere ed interpretare con un approccio astratto ciò che ha di fronte.

Se avessi carta bianca, dove ti piacerebbe esporre?

Sicuramente in posti naturali estremi o difficili da raggiungere.

Com’è il rapporto con le istituzioni?

Molto semplice: io ignoro loro e loro ignorano me!

Hai avuto noie durante la realizzazione di qualche opera?

Assolutamente no; il fatto di creare qualcosa di effimero e poco invasivo desta nelle persone una certa indifferenza. Non lo considerano un atto vandalico e quindi tutto fila liscio.

Cosa accade alle tue installazioni dopo lo scatto fotografico?

Sono abbandonate al loro destino come i luoghi in cui sono realizzate; le intemperie e il tempo penseranno a loro.

Da cosa trai ispirazione?

Dalla natura in primis e da tutti gli aspetti positivi delle persone che ho intorno.

Se non fossi uno street artist saresti…?

San Francesco.

Quale sarà la tua “next big thing”?

Non si può dire!